Conti e Pruzzo, leggende della Roma anni '80, intervistate in diretta dal ritiro di Riscone di Brunico. Più importante Pruzzo per Conti o viceversa in campo? Conti: "Lui per me, ora fa finta di non ricordarsi, ma non posso dirlo perchè è mio amico, ma non dimentico l'anno del mondiale, che è stato capocannoniere e non è stato al mondiale per qualche chiacchiera di troppo"
Più importante Pruzzo per Conti o viceversa in campo?
Conti: "Lui per me, ora fa finta di non ricordarsi, ma non posso dirlo perchè è mio amico, ma non dimentico l'anno del mondiale, che è stato capocannoniere e non è stato al mondiale per qualche chiacchiera di troppo"
C'è stato un altro Bruno Conti dopo di lui?
Pruzzo: "No è finito lì, non mi ricordo dagli anni '80, poi dopo il resto è robetta"
E un centravanti alla Pruzzo?
Conti: "No dopo di lui, completi come lui, era bravo coi piedi, si sacrificava, gol di testa e di piede. Potevamo vincere di più, ma il Bomber ha dimostrato in tanti anni, già dai tempi di Genova, di essere un grande attaccante."
Com'era il rapporto a tre tra voi due e il Barone Liedholm?
Conti: "Gli davi tutto, perchè lo rispettavi tu e ti rispettava lui, grande allenatore e grande uomo. Non potrei mai dimenticare le sue battute, come preparava le partite, non lo posso dimenticare, ed era così penso anche per tutti gli altri avuti a disposizione."
Pruzzo: "Avrei dato qualsiasi cosa per lui, era un grande".
Roma di oggi: Ranieri ha qualcosa di Liedholm? Un giocatore di oggi, a parte Totti, perfetto nella Roma vostra?
Conti: "Pizarro sarebbe stato favoloso in quella squadra. Ranieri è totalmente diverso, il Barone ci voleva sempre in campo con il pallone, per avere tanto possesso palla. Un pò si avvicina ultimamente, ma è diverso."
Pruzzo: "Nessuno come noi ora, sempre a parte Totti".
Ripensate a Lecce, alla finale di Coppa dei Campioni?
Conti: "Non è semplice superare quei momenti, ma col Bomber ci sentiamo spesso e parliamo di tutto, non solo di quei momenti, dato anche il rapporto veramente diretto tra me e lui, qualcosa di diverso. La delusione è stata grande, partite che hanno fatto piangere tanto."
Pruzzo: "Ovviamente vorrei rigiocare un paio di partite, non serve dire quali."
Conti: "La delusione rimane anche quest'anno, Roma-Lecce è come Roma-Sampdoria."
Pruzzo: "Nella nostra storia ci sono sette-otto partite che vorresti cancellare, come un Venezia-Roma di qualche anno fa, ma noi abbiamo la consapevolezza e convinzione di aver dato tutto all'epoca."
Il vostro centrocampo, con Ancelotti, Cerezo e Falcao, il migliore, forse pari solo a quello della Spagna odierna?
Conti: "Non dimentichiamo Prohaska, però sì eravamo forti."
Pruzzo: "Noi forse avevamo quasi troppa qualità, però non si sa perchè abbiamo vinto anche poco."
Qualche squadra che vi ha ricordato la vostra Roma negli ultimi anni?
Pruzzo: "Forse la miglior Roma è quella che ha vinto il campionato nel 2001."
Conti: "Sono d'accordo, c'è stato spettacolo con giocatori importanti. Comunque non si può dire che si corresse meno all'epoca, c'era il pressing di Ciccio Graziani e di Roberto, c'era qualità ma anche corsa."
Come è cambiato il momento del ritiro dalla vostra epoca a oggi?
Conti: "Cambiate le strutture sicuramente, ma anche il lavoro. Ed era meglio il rapporto coi giornalisti."
Pruzzo: "Cambiato in modo abissale il rapporto giocatori-stampa. E' cambiato qualcosa in peggio, il giocatore si fida poco, all'epoca magari avevi fretta ma lasciavi fare il giornalista."
Su chi puntate in questa stagione? Date due nomi a testa.
Pruzzo: "Su tutti Vucinic, è uno che può fare trenta gol."
Conti: "Io dico Menez e Mexes, che torneranno in nazionale e faranno grandi cose. Fili ha anche detto 'Mai alla Juventus', ma so che tengono anche molto al cambiamento della loro nazionale."
Bruno, se Burdisso non arriva, sei tranquillo con Mexes?
Conti: "Sempre stato tranquillo con Fili, ha a cuore la maglia ed è fortissimo."
Viola e Sensi?
Conti: "Due personaggi che hanno fatto la storia della Roma, non bisogna dimenticare quanto sono stati importanti, come a volte fanno i tifosi. Grandi risultati e grande lavoro in questi anni."
Pruzzo: "Rapporto speciale con Viola, anche in macchina insieme, aveva un lato umano ai più sconosciuto, sensibile, dolce, al di là della sua autorità."
Bruno, come vedi la Roma del futuro?
Conti: "Abbiamo il dovere di pensare al presente, poi penseremo al futuro."
(ROMA UNO)