"Osteria Francescana". Un nome destinato ancora una volta a trionfare tra le tendenze gastronomiche del 2018. Il locale dello chef stellato Massimo Bottura è stato infatti confermato come miglior ristorante del mondo. Altro primo posto, dopo quello del 2017, nella lista del The World's 50 Best Restaurants, che è stata resa nota lo scorso 9 giugno a Bilbao. Un secondo Oscar della gastronomia per Bottura e il suo ristorante. Un secondo trionfo che non si limita al solo nome del confermatissimo primo chef al mondo, visto che tra i primi 50 chef si trovano anche altri 3 italiani: Niko Romito, che rispetto al 2017 sale dal 43esimo posto al 36esimo. Poi Massimiliano Alajmo, salito dal 29esimo al 23esimo posto. Infine nella top 20 c’è Enrico Crippa, alla sedicesima posizione.
«Perché abbiamo vinto? Semplice, perché l’Osteria Francescana è straordinaria e non si è mai cucinato bene come oggi», ha dichiarato Bottura dopo la premiazione. Un successo che si aggiunge ad un palmares da vera stella del suo campo: prima stella Michelin nel 2002, miglior chef emergente per il Gambero Rosso, performance dell’anno per l’Espresso. E poi il vertice di tutte le guide: la seconda stella Michelin nel 2006, la terza arriva nel 2012. Premiato ovunque per i piatti singoli e la sua cucina in generale, moderna ma attenta anche alla tradizione e ai piatti locali. «È la tradizione, vista da 10 km di distanza – dichiarò Bottura tempo fa -. Non è una lista di ingredienti o una dimostrazione di abilità tecniche: è il racconto del paesaggio Italiano e delle nostre passioni. La cucina è una collisione di idee, tecniche e culture. Non è matematica, è emozionante».
Ma cosa si mangia nel migliore ristorante al mondo? Quali sono i piatti che vengono preparati da Bottura? E cosa offre il menu dell’Osteria Francescana? Come era lecito aspettarsi nulla di economico. Si tratta pur sempre di uno chef pluridecorato. Il prezzo delle portate è quasi standard: 70 euro per un antipasto. Andando a scorrere il menu, il più economico dei primi sono le tagliatelle al ragù: costo 60 euro. Trai i secondi invece c’è invece il piatto più caro: “Un’interpretazione del filetto alla Rossini con foie gras e caviale”, prelibatezza che vale 120 euro. Chi può permettersi di mettere mano al portafoglio può preferire i menù degustazione, che partono da 250 euro per le 10 portate fino a 270 euro per le 12 portare. Prezzi alti e non esattamente popolari, che però non scoraggiano la clientela, visto che la lista d’attesa è piuttosto lunga. Provare per credere...