Post Match - Questo è l'effetto, non la causa

11/01/2022 alle 15:41.
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LAROMA24.IT (MIRKO BUSSI) - Se qualcuno avesse a disposizione le cause del collasso della Roma contro la  sarebbe pregato di chiamare Trigoria ai numeri facilmente rintracciabili sul web. Perché chi vi si è alternato, tra presidenti, direttori, allenatori e giocatori, non è riuscito ad evitare che questo si ripeta ciclicamente. L'aggravante, semmai, è che accada anche sotto il controllo di José Mourinho. Che tra le più fortunate frasi della carriera, ha certamente questa: "Chi sa solo di calcio, non sa nulla di calcio".

E spiegare con l'analisi meramente calcistica ciò che è accaduto tra il 70' e il 77' di Roma- distorcerebbe la realtà. Semmai, quello che avviene nelle immagini e nelle scelte dei calciatori è l'effetto, di certo non la causa. E' il frame della montagna che frana, non segnala il motivo che la sbriciola.

Svicolando all'esercizio di trovare le parole giuste, useremo quelle proferite da Mourinho nel tempo. Durante i trascorsi in Premier League, infatti, l'allenatore definì il calcio come "un gioco d'intelligenza ed emozioni". E raccogliere tracce dell'una o dell'altra pare estremamente complesso negli attimi che portano al 3-2 della , quando, a 20 minuti dal termine, la Roma è in una posizione doppiamente favorevole di punteggio.

Emergono le pressioni sconnesse della Roma, con Pellegrini che dopo essersi occupato di Locatelli con profitto per tutta la gara, ha maggiori difficoltà a rintracciare Arthur. L'uscita di Viña su Dybala non impedisce alla di progredire verticalmente verso Morata, seguito da Ibanez. Qui cade uno dei principi finora espressi a livello difensivo della Roma secondo Mourinho: i centrali lasciano raramente il centro e, in assoluto, non lo fanno entrambi. Mentre il difensore brasiliano viene schienato dalla finta di Morata, Smalling è finito al di fuori delle linee verticali che segnalano l'area di porta.

Restano le emozioni. Quelle che potrebbero muovere istinti di sopravvivenza negli altri, come Cristante che durante lo sviluppo della per ben 3 volte (come si vede anche nel fotogramma precedente) prende informazioni sull'inserimento a centro area di Locatelli. Nonostante questo, il centrocampista si posiziona a zona all'altezza del primo pallo, con Maitland-Niles lasciato nell'imbarazzo tra Locatelli, col quale ha un difetto d'altezza di circa 10 centimetri, e McKennie, oltre a Mkhitaryan nell'affannato tentativo di rinvenire in area. Dove tutti si lasciano ingannare dalla traiettoria della palla, nonostante l'immagine finale offra un'abbondante superiorità numerica della Roma nella zona incriminata (4 contro 2).

Anche il finale, lo affidiamo a Mourinho: "Mi tufferò in questa missione impossibile". Detto il 19 giugno 2021. Sperando sia ancora attuale.

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