Post Match - Il pre-scelto

20/12/2021 alle 09:36.
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LAROMA24.IT (MIRKO BUSSI) - Fisico bestiale e piede baciato dagli dei. Questo viene da pensare, spesso, se si parla di Nicolò Zaniolo. Il prescelto che, sabato, ha mostrato quella che è la capacità necessaria per trasformare la potenza in atto. Vale a dire la comprensione del testo. Che quando lo scritto si muove su un campo di calcio, significa quella dote, posseduta da pochi eletti, di percepire la situazione che li circonda e selezionare la giocata più adatta allo scopo. Tutto questo, naturalmente, nel tempo di un istinto. Un battito di ciglia e devi aver mosso gran parte del corpo nella direzione giusta.

Si chiama, in sintesi, capacità di scegliere. Sottintende una serie di accessori extra-lusso che spiega come mai in giro si trovino centinaia di persone in grado di palleggiare con le parti meno comode a disposizione ma, di questi, appena una manciata fa di professione il calciatore. Perché tra le capacità tecniche o fisiche, c'è, anzi sarebbe meglio dire le "precedono" quelle sensoriali. Di percezione, appunto di fotografare di colpo l'ambiente circostante, e anticipatorie, quindi di predire quale sarà la risposta avversaria.

 

E' qui, ad esempio, che si fonda buona parte della pressione ossessiva espressa dall'Atalanta. Comprime oltremodo i tempi di scelta dei calciatori avversari, applicando una sorta di selezione naturale in cui sopravvivono soltanto i più capaci. E' quello su cui gioca proprio Zaniolo, disinnescando il sistema di Gasperini nello 0-1: un tocco, pregiato, per raggiungere Abraham, già scaglionato in una linea successiva, che ha già il successivo sviluppo al suo interno. Quel "semplice", per Zaniolo sia chiaro, tocco ad aggirare la marcatura avversaria, è parte di un progetto più ampio che prevede il successivo smarcamento "sotto" il compagno di merende per poi sprigionarlo definitivamente nella profondità ormai sguarnita dell'Atalanta.

 

Un sottofondo sensoriale che si può riascoltare anche nello 0-2. Oltre a svelare quella che era una chiara strategia di gara della Roma nelle giocate a un tocco dei vertici offensivi per far saltare le pressioni dell'Atalanta, Zaniolo mostra una rinnovata capacità di scelta che allunga la varietà di giocate del 22 oltre le ripetute azioni individuali che, comunque, per la forza sprigionata trascinano spesso la manovra oltre la soglia avversaria. Qui, al momento di ricevere, Zaniolo mostra di aver già tutto chiaro, trovando raffinatamente, di tacco, e altrettanto rapidamente, a un tocco appunto, l'avanzata di Mkhitaryan. Un gesto tecnico che apre il 2 contro 1 in campo aperto che poi lo vedrà ricevere nuovamente ma stavolta nella zona più calda, quella dell'area. Dove le sue capacità più evidenti, quelle fisiche e tecniche, possono mettere l'autografo finale sull'opera.

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