LAROMA24.IT - Se fosse finita 5-5 o con un risultato ancora più clamoroso nessuno avrebbe potuto dire nulla. È successo di tutto dalle 21:00 in poi, la cosa più importante è successa a pochi secondi dalla fine, quando Hummels ha allungato il piede e messo a posto tutti i torti precedenti. La Roma si è retta sulle spalle di Svilar nei momenti difficili, poi è riuscita a tirare fuori quel qualcosa in più per strappare un punto, che per come è arrivato e visto il momento è quasi un grido di rivoluzione. Tra i peggiori, senza dubbi, Dovbyk: costantemente in fuorigioco, non un'iperbole. Dybala torna torna tra luci e ombre, ma è tornato e si sente.
SVILAR 7 - Tira una brutta aria, ma lui non trema e nel momento più difficile resiste a ogni colpo e ferma tempo e risultato, tenendo in vita la Roma. Stoico.
MANCINI 5,5 - Dalle sue parti, anche se non solo lì, il Tottenham fa il bello e il cattivo tempo, così lui si sgancia e si rende utile dall'altra parte del campo.
HUMMELS 6 - L'inizio è horror e obbliga a pensieri inquietanti, poi ricorda a tutti il significato della parola campione. Due-tre anticipi alla Hummels, poi la zampata che dà la scossa alla notte della Roma. E chi sa...
NDICKA 6,5 - Tralasciando il gol, dei tre dietro è il più solido. Regge discretamente nonostante le praterie di fronte a lui.
CELIK 5 - Quando deve salire, non sale, quando deve stringere, non stringe. Il dato alla voce "cose utili" è in rosso. DAL 65' ZALEWSKI 6 - L'aria inglese gli fa bene. Entra, punta e salta sempre l'avversario, fa cose buone e soffia nella direzione del pareggio.
PAREDES 6 - Cresce con il passare dei minuti. Protagonista in negativo nella prima parte del match, piano piano inverte la tendenza e finisce in crescendo, spazzando via paure e gol che avrebbe chiuso il match.
KONE 6,5 - Dalla metà campo in su è una furia, corre per sé e per altri due compagni, ma paga lo scotto nella fase del match in cui deve convertire i possessi in giocate decisive. Necessario.
ANGELINO 6 - Una combo coscia-traversa gli dice "no", ma lui non si arrende e alla fine trova l'assist e ripara qualche disattenzione difensiva di troppo. Testardo.
DYBALA 6 - Atteso come ogni salvatore che si rispetti, il ritorno del 21 dura solo 45' tra luci (l'assist e mezzo, uno per Ndicka e quello negato per El Shaarawy, e il tiro velenoso) e ombre (mancate pressioni e ripiegamenti e l'errore che lancia il 2-1 del Tottenham). Quando c'è, però, la differenza si vede. DAL 45' SOULE 6 - Entra bene, si connette subito agli altri e produce giocate utili (una in particolare, peccato per il fuorigioco) con buona continuità. Timido quando ha la chance di puntare la porta avversaria.
EL SHAARAWY 5,5 - Gol (bellissimo) annullato a parte, poco e niente. Tanta fase difensiva, poca qualità. DAL 69' SAELEMAEKERS 7 - L'asso nella manica di Ranieri salta dalla panchina al rettangolo verde e dà l'impressione di non aver perso un giorno di allenamento. Scombina i piani avversari, colora la manovra giallorossa con dribbling e giocate a sorpresa, poi crea i presupposti per il 2-2. Bentornato.
DOVBYK 5 - Quando parte con i tempi giusti i compagni lo ignorano, tutte le altre volte parte in anticipo. Pochi e poco utili i tocchi per i compagni, per il resto è sempre fuori tempo, fuori sincrono. Fuorigioco.
RANIERI 6 - Aria di tombola e così il mister mescola il bussolotto, dando 0' a chi a Napoli aveva iniziato dal 1' e dando minuti a chi a Napoli ne aveva collezionati di più, poi mescola ancora e ritrova Saelemaekers, l'uomo giusto al momento giusto. Ritocca la squadra fino a trovare la chiave giusta per aprire il forziere protetto dagli avversari: dentro c'è un punto, che ha un sapore molto più ricco e gustoso della minestra che si paventava. La Roma è viva e la manovra sta funzionando.
MV