ROMA-MILAN: le pagelle. DE ROSSI "Allenatore vitruviano" 9 - DYBALA "Harry Potter" 8,5 - PELLEGRINI "Sarto" 8

18/04/2024 alle 23:41.
mancini-e-dybala-roma-milan

LAROMA24.IT (Matteo Vitale) - Altra notte europea da sogno per la Roma, altra semifinale. Ormai non è più un'eccezione, il vestito buono per queste serate non può più mancare nel guardaroba giallorosso. La Roma mette in campo una prestazione completa, al limite della perfezione, dal 1' all'ultimo minuto, nonostante ostacoli a sorpresa fra cartellini e problemi fisici. Mancini e Dybala firmano i gol vittoria, ma non c'è stato un giocatore che non si sia sacrificato su ogni cm di campo. De Rossi incarta ancora la partita a Pioli e festeggia con la torta più bella il rinnovo del contratto. Spiccano fra gli attori non protagonisti le partite di Pellegrini ed El Shaarawy.

SVILAR 6,5 - Nella gara di andata è stato costretto a qualche straordinario, oggi ha comunque collezionato qualche grande parata, ma ormai non è più una novità. Certezza.

CELIK 5,5 - Inizia bene, poi complica la partita della Roma con una scelta che probabilmente non rifarebbe. Ingenuo, ma fortunato.

SMALLING 7 - Giroud sta ancora cercando il pallone e gli è capitato poche volte in carriera. Domina la difesa e si spinge anche oltre, esplorando zone di campo a lui sconosciute con profitto. Leader.

MANCINI 8 - Non chiamatelo difensore, perché è riduttivo. Braccetto, centrale, terzino, mediano, attaccante, si contano cinque o sei calciatori in uno. Come ogni eroe che si rispetti, quando serve prende il mantello e scende in città a ripristinare la giustizia.

SPINAZZOLA 6,5 - Sogna galoppate e spazi aperti, ma la partita si incrina rapidamente e improvvisamente si ribalta fino a costringerlo a tanto lavoro difensivo.

EL SHAARAWY 8 - Siamo sicuri in campo ce ne fosse uno solo? Partita completa se ce n'è una. Offre soluzioni di grande qualità con spietata continuità e raddoppia ogni ciuffo d'erba fuori posto, permette alla Roma di non soffrire l'inferiorità numerica giocando per due.

BOVE 6,5 - Sostituire Cristante non è facile per nessuno, ma lui dà tutto quello che ha e anche qualcosa in più, riempiendo la gara di corse e coperture essenziali. Compensa con sacrificio e quantità le piccole sbavature tecniche. DALL'81' RENATO SANCHES SV - Prende parte alla battaglia. Bentornato.

PAREDES 7,5 - Non ha sbagliato un movimento, non un possesso o una giocata. Si abbassa per costruire e si abbassa di nuovo per distruggere, una scivolata dopo l'altra annulla tutte le traiettorie cercate dagli avversari. Erede. 

PELLEGRINI 8 - Il palo gli nega un'altra gioia personale, ma la sua gara va cercata altrove. La giocata taglia e cuci che propizia il secondo gol è l'immagine perfetta per descrivere la sua importanza nello scacchiere giallorosso. Sarto. DALL'81' ANGELINO SV - C'è anche lui.

DYBALA 8,5 - La piega imposta al match da Marciniak rende inevitabile la sua uscita dal campo, privando il mondo di attimi di bellezza e gioia. Danza tra le maglie bianche avversarie e alla prima occasione guida la palla in rete con una magia delle sue. Harry Potter. DAL 43' LLORENTE 7 - Braccetto o terzino poco importa, prende in consegna Leao e non lo molla mai. Garanzia.

LUKAKU 6,5 - Gli bastano 29' per lasciare il segno. Inizia bene, fra sponde e agganci utili alla causa, poi abbina alla perfezione forza e controllo nel duello con Gabbia ponendo le basi per il raddoppio. DAL 29' ABRAHAM 6,5 - Ingresso da vero Tammy e questa è la miglior notizia possibile. Sfiora il gol, addirittura.

DE ROSSI 9 - Prende la Roma a pezzi, la rimonta un quadratino dopo l'altro e la porta in semifinale di Europa League, eliminando il Milan e trovando anche il tempo, meno male, di trovare l'accordo per continuare sulla panchina giallorossa, che poi è casa sua. Per la seconda volta consecutiva nasconde soluzioni e idee a Pioli e gli incarta la partita, anche risalendo la corrente dopo il rosso a Celik, trovando la chiave giusta per portare i suoi al turno successivo. La forza e il coraggio delle idee di un giovane con le competenze di un veterano: allenatore vitruviano.