LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Non è sui 100 metri che corre la Roma ma ad ostacoli, visti gli spigoli del calendario. C'è la testa di Abraham, che festeggia il suo personale capodanno del gol, ad attutire il colpo nel finale oltre alle "mani di fata" di Svilar.
Lunga la lista delle prestazioni sotto gli standard recenti: da Mancini a El Shaarawy passando per Bove.
SVILAR 7,5 - Para a ripetizione tiri da ogni angolo, ordine e grado. S'arrende solo a traiettorie bastarde e rigori. Mani di fata.
KRISTENSEN 6 - Gli basta quella chiusura su Kvaratskhelia per sedersi dalla parte dei buoni. Sul resto si arrangia. DAL 86' BALDANZI SV - Entra per accendere il fuoco, finisce dovendosi riparare da terzino.
MANCINI 5 - Riemerge all'ultimo, con la scivolata purificatrice sulla respinta di Svilar. Prima era stato scippato due volte senza poter neanche gridare 'al ladro' e aveva rigato la fiancata su un duello in campo aperto con Osimhen.
NDICKA 5,5 - Alla lunga Osimhen lo logora, togliendogli speranze e guadagni a ogni mano. Chiude col sorriso, allungando quel pallone fino ad Abraham.
SPINAZZOLA 6 - Soffre le domande difensive, si sistema il vestito con un paio di slalom giganti.
BOVE 5 - Una partita che somiglia a un imbuto. Tutto quello che prova a mettere gli cade dall'altro lato. DAL 69' SANCHES 4,5 - Acciacca la cosa peggiore.
CRISTANTE 5,5 - Non è quanto ma come: 103 palloni toccati non bastano a vestirlo da regista. Senza palla prova a mettere punti di sutura che saltano però sulle continue transizioni patite.
PELLEGRINI 5,5 - Come la squadra, perde progressivamente il segnale della partita, finendo per scurirsi.
DYBALA 6,5 - Senza un filo con cui tenerle insieme, lascia perle sparse che ne spiegano il valore, seppur frammentato.
EL SHAARAWY 5 - Resta tiepido nella partita. DAL 60' ANGELINO 5 - Non scalda.
AZMOUN 6 - Esploratore. Scava nella sabbia fino a trovare l'unica pepita disponibile. DAL 69' ABRAHAM 6,5 - 29 aprile 2023, l'ultimo gol. 28 aprile 2024: capodanno. Stappato.
DE ROSSI 6 - La squadra perde il controllo del campo ma non la speranza nella partita. L'istinto di sopravvivenza che ha ingrossato nel gruppo gli permette di schivare almeno l'ostacolo all'ultima curva.