LAROMA24.IT - Nel primo tempo si salva il vantaggio, causato da una goffa doppia deviazione, prima Talal, poi Kiki, che spiazza il suo portiere. Si salva Cristante, che risulterà il migliore in campo. Poi tanta imprecisione tecnica, un approccio opposto rispetto allo sprint contro l'Empoli, e la difficoltà nel contenere la discreta velocità di base (e niente più) della multinazionale transnistriana. Ndicka e compagni in sorprendente affanno. Il palo dei locali alla mezz'ora sveglia la Roma, che nell'azione successiva si avvicina alla porta con un tiro incrociato dell'impreciso El Shaarawy. Lukaku dialoga soltanto con un Karsdorp presente a se stesso, che però rischia di emulare Celik contro Leao quando si fa anticipare in occasione del palo. Lo stop di Renato Sanches appartiene, purtroppo, alla consuetudine.
Nella ripresa la Roma pensa di azzerare il ritmo e di gestire l'uno a zero. Lo fa fino a quando decide di giocare alle belle statuine con la palla avvelenata. Scene fantozziane in area e gol di Tover. A quel punto Mourinho facilita il compito dei pagellisti togliendo i peggiori di stasera (oltre a Ndicka): Zalewski, Aouar ed El Shaarawy. Dentro Spinazzola, Bove e Dybala. Ossia ritmo, dinamismo, presenza. E la luce argentina. Triangolo magico tra il Ventuno, il super Cristante di questo periodo, e Lukaku. Due a uno. Che non diventa tre a uno perché Cristante è sfortunato. Che rimane due a uno perché, su un'uscita goffa e poco reattiva, Svilar manda comunque in angolo il pallone riuscendo per millimetri a non travolgere l'avversario provocando il rigore. C'era da vincere. Si è vinto. C'è da crescere. Si lavorerà per crescere.
SVILAR 5,5 - Assiste alla partita e pure al percorso del pallone che si stampa sul palo. Poi all'88esimo, su un pallone volante al limite dell'area piccola, fa sudare freddo la Roma perché esce un po' in ritardo, riesce a mandare in angolo, ma rischia di travolgere l'avversario.
MANCINI 6 - Si nota di più quando accompagna l'azione, guadagnando pure la punizione che porta al gol del vantaggio. I grattacapi difensivi non riguardano la sua zona di competenza.
LLORENTE 6 - Mette qualche pezza di mestiere, meno elegante del solito ma tutto sommato efficace.
NDICKA 5 - La certezza: è molto più di quello visto stasera. Impacciato, aggirato dai modesti dirimpettai, impreciso. Capito perché Mourinho lo ha fatto esordire dopo un mese?
KARSDORP 6 - Presente, nel match, in appoggio soprattutto a Lukaku. Rischia di macchiare la prova quando lo Sheriff prende il palo
RENATO SANCHES SV - Stavolta dura 28 minuti. Che Dio lo assista. Ne ha bisogno lui. Ne ha bisogno la Roma. DAL 28' PAREDES 6 - La solita regia lineare. Ordinato, non cerca il disegno arzigogolato. Dai e vai, passaggi orizzontali, oppure verticali ma solo quando sussistono le condizioni necessarie.
CRISTANTE 7 - In forma smagliante. Da mezzala ha ritrovato le percussioni che lo rilanciarono nell'Atalanta. Ancora un assist di tacco, stile Socrates. Sfiora il tre a uno. Preso in mezzo come mezza squadra quando lo Sheriff pareggia.
AOUAR 5 - Mancava da Roma-Milan. La condizione migliore è lontana. Ci si accorge di lui quando esce. DAL 61' BOVE 6,5 - Porta dinamismo, presenza, ritmo. Se manca Sanches, se Pellegrini è out, se Aouar è fuori condizione, si candida a una maglia per Torino.
ZALEWSKI 5 - Un tiro alle stelle dal limite dell'area, nessun apporto nelle due fasi. Deve stoppare l'involuzione di rendimento, ma non deve più perdere le occasioni che gli vengono concesse. DAL 61' SPINAZZOLA 6 - Presidia la fascia senza accelerazioni. Niente di che, ma più di Zalewski
EL SHAARAWY 5,5 - Una buona iniziativa quando la Roma crea il primo pericolo del match. Stranamente sbaglia molte iniziative per errori tecnici, non entra in connessione con Lukaku. DAL 61' DYBALA 6,5 - Porta in campo l'interruttore della luce. La accende coi piedi, facendo finalmente fruttare gli inserimenti dei compagni, tipo Cristante in occasione del gol di Lukaku.
LUKAKU 7 - Poco servito e, di quel poco, spesso servito male. Riferimento offensivo gigantesco a cui non forniscono le munizioni, fino a quando non inizia a dialogare con Dybala e Cristante. Un tiro, un gol. È Lukaku. DAL 80' BELOTTI 6 - Il nove per il nove. Fa rifiatare Lukaku, rompe le scatole agli avversari, si avvicina con caparbietà al gol che avrebbe chiuso il match.
AC