LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - L'inesorabile piega degli eventi. Cambia l'intreccio, con decisamente poca fantasia sulla variante arbitrale, non la scena finale. La Roma esce sconfitta dalla tana della Juventus, pur avendo dimostrato che c'è spazio per cambiare l'ordine, almeno nell'arco di un campionato.
Se Viña, con Ibanez e uno a scelta tra Veretout o Mkhitaryan, restano invischiati nell'episodio decisivo (o meglio, l'altro...) della partita, il francese con Cristante ed El Shaarawy toccano il punto più basso nelle votazioni.
RUI PATRICIO 6 - Una la prende, un'altra no, un'altra ancora non la trattiene. Più, uguale, meno. In pratica, nullo.
KARSDORP 6 - Scorre a destra ma senza danneggiare gli argini bianconeri.
MANCINI 5,5 - Nel duello in parità numerica, che inevitabilmente gli moltiplica le scelte difensive da compiere, mostra più di un'incertezza.
IBANEZ 5 - Come sopra, con macchie sulla maglia più evidenti.
VIÑA 5,5 - Resta inevitabilmente coinvolto nell'1-0, nonostante si sbracci a lungo per segnalare il disagio. Nella ricerca del colpo per l'1-1, però, è quello ad andare più vicino al bersaglio.
CRISTANTE 5 - In mezzo. Ma finisce per restare dimezzato, con una lista di compiti protettivi forse troppo esigente ed una palla che sempre più spesso gli scorre a lato se non sopra la testa.
VERETOUT 5 - Final Destination. Non si può scampare all'inesorabile, così se quel pallone è stato deciso non dovesse entrare, non lo farà neanche dal suo piede specializzato nel tiro più facilitato del calcio. Rimugina sull'errore fino al cambio. DAL 81' SHOMURODOV SV - Alza il calore della contesa.
ZANIOLO 6 - 26 minuti intraprendenti, altri 64 di rimpianti e preoccupazione. DAL 26' EL SHAARAWY 4,5 - Prevedibile al punto da finire nella schiera degli scontati.
PELLEGRINI 5 - L'avvio promettente svanisce col calare della temperatura e il passare del tempo.
MKHITARYAN 5,5 - Ha il piede nell'episodio del rigore e in pochi altri fotogrammi della partita.
ABRAHAM 6 - Sufficiente per insufficienza di prove. Perché sbiadisce la prestazione quando i palloni che arrivano nei suoi pressi superano ripetutamente il metro e ottanta da terra. Prima, con un paio di rifornimenti a dimensione umana, aveva sfilacciato le fila di Bonucci e Chiellini.
MOURINHO 5,5 - Le curve del percorso, che aveva predetto, cominciano, inesorabilmente, a manifestarsi. Non basta avere una gigantografia a bordo campo per rompere incantesimi pluriennali.