LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Abbastanza per non perdere, non per vincere. La Roma continua a tenersi sul filo sempre più assottigliato dalla sequela catastrofica di infortuni, al conto dei quali vanno aggiunti Cristante e Kalinic.
Contro la Sampdoria si fa apprezzare principalmente la coppia difensiva, pur se di fronte c'è l'attuale peggior attacco del campionato. Dalla trequarti in su, infatti, racimolare una sufficienza pare un miraggio.
PAU LOPEZ 6 - Può controllare il meteo per un tempo, poi entra in azione prima deviando su Depaoli quindi facendosi trovare in casa sul tentativo di Bonazzoli.
SPINAZZOLA 5,5 - Lontano dalla sinistra pare soffrire di malinconia, a tal punto di finirci ogni qual volta una palla inattiva glielo consenta. A destra, infatti, la sua qualità della vita scende pericolosamente.
MANCINI 6 - Rientra nei pressi della sufficienza per qualche sbavatura lasciata qua e là sul foglio. Sul tema delle marcature preventive, però, si dimostra preparatissimo. Studente modello.
SMALLING 6,5 - Dalla costruzione, alle letture difensive fino ai duelli aerei: tutto e anche bene. All inclusive.
KOLAROV 5 - Caduti tutti, o quasi, i centrocampisti, rimarrebbe lui che quel ruolo lo interpreta da un'angolazione diversa. Ma quando deve tratteggiare percorsi negli ultimi 40 metri perde spesso il segnale.
CRISTANTE SV - Caduto. DAL 6' PASTORE 6 - Immaginarlo mediano per un'intera partita comportava scorte di ottimismo praticamente introvabili. Rischia di farla grossa in un'occasione ma è praticamente l'unico a dare il brivido che lo 0-0 possa cadere, tra una cosa e l'altra gioca secondo natura: qualità nelle trasmissioni, spostamenti in 56k.
VERETOUT 6 - Fa da tergicristalli: ripulendo da sinistra a destra e viceversa, alla lunga però paga il lavoro logorante.
KLUIVERT 5 - Resta nei pressi della linea fino a varcarla oltre, prima metaforicamente e poi nel senso più stretto del termine quando rimedia un'espulsione che può trovare giustificazioni solo leggendo la sua carta d'identità.
ZANIOLO 5,5 - Tutto può, o meglio potrebbe, nulla, o ben poco, stringe: come quando dosa malamente un passaggio decisivo per Kalinic o percorre 30 metri per poi affievolirsi all'indietro.
FLORENZI 5 - Pare mancargli quasi l'ossigeno così vicino alla linea difensiva avversaria e senza poter contare sulla rampa di lancio che ha da terzino. Gli capita la miglior palla prodotta in area avversaria dalla Roma ma la manca tentando un colpo di tacco pieno di dubbi e rimpianti. DAL 75' PEROTTI 6 - La lontananza dal campo non gli ha tolto il desiderio quasi erotico e l'abilità nell'uno contro uno.
KALINIC 5 - All'audizione per un part time da centravanti deve abbandonare il colloquio senza aver dato sufficienti motivi per un nuovo appuntamento. DAL 47' DZEKO 5,5 - Mascherato a tal punto che non sembra quasi lui. O non può essere lui.
FONSECA 6 - La miglior squadra può schierarla il medico in infermeria e questo gli offre scusanti per una squadra che ancora non ha contorni precisi e che finora in Serie A ha battuto appena Lecce, Bologna e Sassuolo, pur avendo incontrato al massimo Lazio e Atalanta.