LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Cambiando la competizione, il risultato non cambia ma la prestazione sì: la Roma batte la Sampdoria come aveva già fatto in campionato ma con tutt'altra competenza.
Nainggolan si conferma il primo della classe, seguito da El Shaarawy e dal sorprendente Juan Jesus.
ALISSON 6 - Di fiducia. L'anticalcare per le scorie da panchina funziona.
RUEDIGER 6 - Prendere qualche pedata al pallone, mescolare ad un paio di avversari maltrattati, infine diluite tutto con manciate di chilometri percorsi. Cena poco sfiziosa ma nutriente.
FAZIO 6 - Liberato nella linea a 4 davanti ad attaccanti motomuniti come Muriel tende a rimpicciolirsi. Tanto da perdere addirittura un contrasto.
JESUS 7 - Lui è uno che, per i doni ricevuti in natura, può mettersi a duello aperto con Muriel e levare spada e indumenti al colombiano, mentre alla quasi totalità dei difensori della Serie A viene raccomandato di tenersi a distanza di sicurezza. La resurrezione?
PERES 6,5 - Sembra esser passato dal meccanico: adesso apre il gas e, grazie ad una miglior lettura delle situazioni, la sua potenza non si disperde nell'aria ma lo conduce al fondo del campo.
DE ROSSI 6,5 - Finché regna lo 0-0 si disperde, al pari di Paredes, nell'inferiorità numerica di centrocampo. Abbassa il piede sul pressing, raccogliendo mucchi di "seconde palle", ed è la chiave che permette alla Roma di speronare e sorpassare la Sampdoria.
PAREDES 6,5 - Costruisce strade, sentieri, ponti che trasportano il pallone da un lato all'altro. Frantuma la traversa con un destro al volo che gli avrebbe consegnato lo spot della Tim Cup per 12 mesi. Laureando in Ingegneria.
MARIO RUI 6,5 - Prende confidenza con l'orchestra e gli strumenti. Un distributore automatico di cross, coi quali potrebbe dissetarsi Dzeko per il finale di stagione. DAL 78' EMERSON SV - Oggi, in partite di Coppa Italia, lui è tra quelli che lasciano il posto a chi ha visto meno il campo finora. Complimenti.
NAINGGOLAN 8 - Testa, cuore e piede. La totalità di Nainggolan è evidente dall'utilizzo di tutta la sua superficie esterna del corpo: piede che può teletrasportare il pallone da una respinta avversaria all'angolo lontano della porta o che può torcersi in colpo di tacco per El Shaarawy. Testa che lo conduce nel posto giusto dove inserirsi e che impatta il pallone del 4-0. Cuore che lo porta a ripartire per chiudere un attaccante avversario pericoloso sul 2-0 per la Roma. Radja atomico.
EL SHAARAWY 7,5 - La consistenza delle sue capacità tecniche gli permette di sopperire alla ripetitività dei suoi percorsi. Timbra la giornata con l'assist per Dzeko, poi va agli straordinari con il pallonetto zuccherato che vale il 3-0. DAL 67' PEROTTI 6,5 - Si rimette il vestito da sera e battezza il nuovo arrivato Bereszynski, fino a tirar fuori l'assist per il 4-0 di Nainggolan.
DZEKO 7 - Un tempo di sgradevole staticità, poi sbatte sul prato il breviario del perfetto attaccante e in un quarto d'ora, nell'ordine, segna di piede, colpisce un palo in torsione aerea, quindi col sinistro va a cercare l'angolino, infine traccia un assist celestiale per El Shaarawy. 15 minuti da celebrità. DAL 61' TOTTI 6 - Mezz'ora sottobraccio alla Roma verso i quarti di finale.
SPALLETTI 7 - Il tempo di mettere a fuoco e la sua squadra salta addosso anche ad un avversario di un ottavo di finale di Coppa Italia. A febbraio, la Roma potrà dividersi ancora tra 3 competizioni: primo obiettivo di tappa centrato.