LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Tu sei. La Roma è, esiste, vive, gioca, soffre, infine raccoglie la felicità della sesta vittoria consecutiva. Per capire dov'eravamo e dove siamo basta sovrapporre andata e ritorno con l'Empoli: 3-1 allora, 1-3 oggi. All'interno, però, c'è raccontata tutta la differenza: un girone fa la Roma risolse i problemi con una punizione miracolosa di Pjanic e un colpo di testa su angolo di De Rossi.
Oggi lo fa con un processo logico che mette in relazione tutte le proprie individualità, esaltandole. Per questo, dopo El Shaarawy, Spalletti merita il voto più alto.
SZCZESNY 6 - Ribalta le abitudini: di piede ne azzecca poche, con le mani però toglie a Maccarone la possibilità di raggiungere l'angolo più lontano.
MAICON 6 - Maccarone gli ronza alle spalle dispettoso e quando esaurisce le discese in avanti fa ingolosire Mario Rui che lo scarta volgarmente. Soffre, comunque, con apprezzabile decenza. DAL 73' MANOLAS 6 - Una necessaria colata di cemento sulla difesa per finire l'opera.
RUEDIGER 6,5 - Senza Manolas, fa da colonna portante della difesa romanista.
ZUKANOVIC 5,5 - Ci mette la faccia ma nel momento e posto sbagliato. L'elevata mobilità degli attaccanti dell'Empoli lo mette in imbarazzo, riesce parzialmente a celare i rossori.
DIGNE 6 - Se alla leggiadria d'attacco e al sinistro amabile aggiungerà delle letture difensive più adeguate, allora anche a 18 milioni si potrà dire "ok, il prezzo è giusto".
PJANIC 6,5 - Nel primo tempo si muove danzando nel centrocampo, fino all'assolo che riporta la Roma davanti e gli vale l'11° gol stagionale: quanti ne aveva realizzati soltanto nel 2009/10. Quando la strada si fa più buia, come per la prima mezz'ora del secondo tempo, anche la sua luce si fa fioca.
KEITA 6,5 - C'era scritto Krunic nella formazione dell'Empoli, situato tra attacco e centrocampo dei toscani. A cancellarlo dal campo ha provveduto lui.
NAINGGOLAN 6 - Poco più di mezz'ora per sfiorare il gol, prima di dover rientrare ai box per un problema al polpaccio. DAL 37' IAGO FALQUE 6 - Non ha la presenza scenica del belga, comunque regge il discorso da intermedio.
SALAH 6 - Nel primo tempo resta ai bordi del campo, sfidando senza successo Mario Rui nello sprint. Guadagna maggior possibilità di scelta e d'azione nella ripresa, quando da centrale innesca la respinta di Skorupski che El Shaarawy trasformerà in sentenza definitiva.
PEROTTI 6,5 - Il calcio intelligente: ogni suo tocco, movimento, oppure fallo è avvolto di significato. E' lui a preparare lo spettacolo pirotecnico di El Shaarawy per lo 0-1 e ancora lui a subire il fallo che porta alla punizione dell'1-2. Assennato.
EL SHAARAWY 7,5 - Passi una settimana a cercare di prevedere ogni cosa accadrà sul campo e poi, dopo cinque minuti, indirizza la gara con un gol d'autore. Con una giocata da sinistra crea i presupposti per la punizione che diverrà 1-2 grazie a Pjanic, prima di concludere l'opera d'arte con un tocco facile. Stephan King. DAL 79' DZEKO SV - Nelle intenzioni, un posto sicuro per nascondere il bottino nel finale.
SPALLETTI 7 - Lucio Sesto perché vince 6 partite di fila ma questo potrebbe sminuire il modo con cui ha svuotato e nuovamente riempito la Roma in 40 giorni. Con la scelta della formazione mette per iscritto che il campo, quello d'allenamento, è il giudice sovrano. Mette in scena calcio ad alta definizione per 45': il tempo gli permetterà di fissare i suoi concetti calcistici nella natura della squadra e allora tornerà a splendere, alto, il sole della Roma.