La Roma passa l' ''intralcio'' di Torino e si avvicina all'Inter superandola. Il ritorno dei tifosi in trasferta coincide con quello alla vittoria della squadra, che lontano dall'Olimpico aveva vinto l'ultima volta a Bergamo
STEKELENBURG 6 - Nel primo tempo riesce a scampare al tiro di Bianchi che poteva ricombinargli i connotati e per sua fortuna l'attaccante segna senza spargimenti di sangue. Poi il palo gli conferma la richiesta d'amicizia ribattendo la punizione di Cerci, prima che, insieme alla traversa, riesca a concedere il bis.
PIRIS 5.5 - Un senso di precarietà dalla nascita che tramuta tre rinvii maldestri in altrettanti assist per gli avversari che, gentilmente, rifiutano. Nel secondo tempo arriva anche al tiro ma si tratta solo dell'ennesima scelta sbagliata.
BURDISSO 6 - Che gli astri non siano dalla sua parte lo conferma la sorte del rimpallo con Bianchi che fa togliere la maglia all'attaccante e manda a terra all'argentino. Nicolas però si rialza, rinfila il paradenti e finisce l'incontro in piedi.
CASTAN 5.5 - Il fuoco nemico arriva dalla sua parte, dove Cerci gioca a piacere. Sbanda, rischia di finire fuori strada ma alla fine taglia il traguardo con i tre punti nel portabagagli.
BALZARETTI 4 - Al ritorno nella sua Torino, l'accolgono senza sorrisi. Al rientro a Roma poteva andare anche peggio, vista la prestazione e l'espulsione che ha costretto la squadra in inferiorità nel finale. Grazie a lui, Alessio Cerci passa un'altra giornata da Thierry Henry di Valmontone in gita al Nord.
PERROTTA 5.5 - Il passo del centrocampo romanista è frenato ancora di più dal clima. Il Torino gioca a memoria, lui prova a ricordare qualcosa ma il voto resta insufficiente. DAL 77' MARQUINHO SV - Entra per consegnare bottigliette d'ossigeno e passare la nottata dell'ultimo quarto d'ora.
BRADLEY 6 - Una squadra si vede dal centrocampo. E l'americano ne è al centro, riflettendo il suo livello su tutta la squadra. E infatti, è una Roma da 6.
PJANIC 5.5 - Luce fioca nel primo tempo, costretto a coprire spazi più ampi di quanti ne accettino le sue caratteristiche. Nella ripresa si spegne definitivamente per infortunio. DAL 54' TOTTI 6 - Esce Pjanic con la candela, entra Totti con il faro. Almeno questa era la speranza che al 90', tuttavia, diventerà invana.
LAMELA 7 - Il gol è una pepita rarissima e lucente che ripaga un'ora e mezza passata a scavare sotto terra.
OSVALDO 6 - Un gol nel deserto. Torna titolare nonostante tutto e tutti ma è privo di spirito di rivalsa, neanche quando ha l'occasione di esultare dopo mesi di parolacce, viaggi e voci d'addio.
DODO' 6 - Due scatti nel deserto. Almeno un segnale: c'è. DAL 63' FLORENZI 6 - Corre sui carboni ardenti dell'Olimpico, fregandosene di quello che sarà mercoledì. Però, ancora una volta, fallisce un gol elementare.
ANDREAZZOLI 6 - Dopo il 3-5-2, il 3-4-2-1, il 4-3-1-2, il 4-2-3-1, ecco il 4-3-3 e alla fine sarà anche 4-4-2. D'altronde il passato lo riporta come "tattico", ma il risultato è un regalo dei singoli, più che una ricompensa di squadra.
Adriano Serafini