Nell'ultimo giorno del 2010 si tracciano i bilanci di una stagione passata al cardiopalma fino all'ultima giornata ad una nuova, ma già parzialmelte delineata di quello che è stato quest'anno in giallorosso. Dai nuovi arrivi ai partenti fino a chi questa maglia continua ad indossarla da sempre.
JULIO SERGIO 7: Il miglior terzo portiere del mondo, così lo definì Spalletti, è assoluto protagonista della scorsa stagione acquisendo quella sicurezza che riesce a trasmettere anche al suo reparto. Nei momenti difficili si esalta e consegna ai suoi qualche punto fondamentale. Rimangono impresse le prodezze nei derby che tengono attaccati i giallorossi nella poi vana rincorsa scudetto. Nella nuova stagione è soggetto a parecchi infortuni e a qualche incertezza legata a un momento di forma non proprio eccellente
LOBONT 6: Praticamente quasi mai utilizzato nel 2009-2010 colleziona 9 presenze negli ultimi 4 mesi iniziando proprio dalla Supercoppa Italiana persa a S.Siro contro lInter. Il merito più grande è forse quello di essere uno dei calciatori più apprezzati nello spogliatoio per la sua continua voglia di non mollare e incitare sempre i propri compagni
CASSETTI 6,5: A 33 anni continua ad essere la prima e unica scelta sulla destra. Ranieri aveva chiesto unalternativa nella scorsa sessione di mercato, che alla fine non è arrivata. Dopo il boom avuto negli anni spallettiani continua comunque a garantire affidabilità su quella fascia restando lunica soluzione possibile
CICINHO 5: Dopo linfortunio al ginocchio (il secondo) non è riuscito più a trovare una condizione accettabile. Neanche la parentesi nella sua terra a S.Paolo ha avuto giovamento. A Trigoria si ricordano di lui solo quando devono pagargli lo stipendio
ROSI 5: Parte con la fiducia di Ranieri dopo la discreta stagione a Siena. Non sfrutta le possibilità che gli vengono concesse, finisce spesso solo in tribuna
MEXES 6: Grandi momenti di difficoltà nella scorsa stagione quando si trova davanti Juan e Burdisso e non sente più di essere la prima scelta in difesa. Nonostante questo, mai una polemica o un atteggiamento sbagliato verso i suoi compagni. Ritrova con il nuovo corso anche la nazionale francese e prestazioni più brillanti nella nuova stagione, confermando ancora di essere uno dei centrali migliori dEuropa.
JUAN 7: Sempre una sicurezza, il bilancio è in assoluto positivo. Risolti i problemi muscolari legati a continue ricadute per colpa di una dieta sbagliata, ha ritrovato continuità fisica e psicologica
BURDISSO 6,5: La sorpresa più bella della scorsa stagione, diventa il leader carismatico della difesa trascinando i compagni con la sua grinta daBandito. Acquistato dalla società giallorossa per intero in estate dopo le pressioni costanti di mister Ranieri comincia il campionato in corso non con gli stessi standard dello scorso.
RIISE 6,5: Conclude la stagione passata con 52 presenze ed 8 reti. I tifosi lo adorano, il norvegese è il classico esempio di cuore e sudore misti a tecnica e incisività. Quello visto questanno è un lontano parente, causa anche un forte trauma cranico rimediato in allenamento con la nazionale Norvegese. In ripresa.
CASTELLINI 5,5: Lalternativa a Riise quando viene chiamato in causa non delude e non convince. Sbriga il suo compito senza infamia e senza lode
DE ROSSI 6,5: Si chiude con un dato importante lanno solare di Capitan Futuro. Fallita la rincorsa allInter il centrocampista di Ostia trova la sua miglior stagione sotto il punto di vista della realizzazione con 11 segnature tra campionato e Champions. La continuità delle prestazioni non è ancora al top rispetto ai suoi standard abituali, anche dovute ad una difficile collocazione tattica dei nuovi moduli di gioco
PIZARRO 7: Il fulcro e la mente del gioco giallorosso rimane una pedina fondamentale per questa squadra. La condrite lo costringe al termine del campionato scorso a fermarsi e a non poter svolgere la preparazione estiva. Problemi fisici e non solo per il cileno che nella seconda stagione di Ranieri finisce spesso in panchina. La squadra si è già ritrovata tutta a Trigoria in preparazione di questo 2011 e lunico che manca allappello è lui. La versione ufficiale è che sia rimasto in Cile per curarsi, la sensazione è che non sia solo quello.
BRIGHI 6 : Sempre in punta di piedi quando nessuno sembra accorgersi di lui si ritaglia il suo spazio e risulta sempre essere utile alla causa. Ranieri allinizio non sembra vederlo più di tanto, il suo minutaggio cresce in maniera esponenziale.
SIMPLICIO 6,5: Il primo acquisto giallorosso del mercato estivo parte più come oggetto misterioso. Una lesione procurata gli ultimi tempi a Palermo lo costringono a stare sempre i margini della squadra. Con il passare delle giornate, il brasiliano ritorna in forma e conquista la fiducia di Ranieri che lo considera ormai unintoccabile a centrocampo
GRECO 6,5: La favola di chi con
PERROTTA 6,5: Fondamentale per Spalletti rimane una pedina importante anche per Ranieri che quando ha la possibilità lo impiega con continuità. 40 presenze e 6 reti per il centrocampista calabrese nello scorsa stagione, poi anche lui come tanti altri si infortuna e chiude il
TADDEI 6: Un anno a due facce quello del brasiliano che riesce a collezionare una nutrita quantità di presenze nel 2009-2010 trovando però poco la via del gol. Quando recupera la forma è sempre utile per qualsiasi allenatore, peccato per lenorme quantità di infortuni e ricadute che ne hanno caratterizzato la fine di questo 2010
ADRIANO 5: La valutazione non è certo per le prestazioni espresse nel poco minutaggio avuto a disposizione. La volontà di tornare ai suoi livelli dipende soprattutto da lui e fino a questo momento non cè stata. La scommessa è persa, per il momento.
VUCINIC 7. Quella passata è una stagione straordinaria per il montenegrino che sembra aver trovato finalmente una linea comune tra minuti giocati e gol realizzati. Ranieri sceglie sempre prima lui poi il resto della squadra. Alla fine è lui il capocannoniere della squadra di questo 2010. Qualche acciacco subito in nazionale non gli permette di essere al top allinizio della nuova stagione, risulta comunque decisivo nella sfida contro lInter allOlimpico e come ormai consuetudine, nei derby
MENEZ 7: Croce e delizia dei tifosi, il talento francese trova molto più spazio in questo 2010, dove nonostante la crescita delle presenze in campo pesa ancora il rapporto difficile con il gol. Se la mira è ancora un problema cè da dire al contrario che la nuova stagione ha sicuramente portato una crescita sotto il profilo della determinazione e dellapporto a servizio dei suoi compagni. Moti punti vengono dai suoi strappi in velocità e dai suoi colpi di genio serviti alla squadra.
BORRIELLO 7,5: La ciliegina sulla torta del mercato estivo, inaspettata o meno si è rivelata la costante positiva di questa squadra. A segno con continuità disarmante chiude lanno in maglia giallorossa con un bilancio di 22 presenze e 11 reti tra campionato e Champions League. Dai tempi di Batistuta non cè stato un attaccante con una media gol così alta.
TOTTI 6: Per tutti noi che vorremmo che le primavere per lui non passassero mai. Chiude la stagione passata con un bilancio di 31 presenze e 25 reti. Numeri da Francesco Totti per intendersi, nulla di speciale per chi è abituato a vederlo giocare. Numeri che purtroppo sono in controdenza nella stagione attuale dove il Capitano trova difficoltà nella realizzazione ( solo una rete su azione e tre dal dischetto tra campionato coppe) ed un posto fisso in squadra. La poca coesistenza con Borriello rende difficile una gestione part-time del più forte calciatore della storia della Roma. Il campionato è ancora lungo e come sappiamo tutti le vie del Capitano sono sempre infinite.
BAPTISTA 4,5: Nuovo acquisto del Malaga, lascia nella capitale solo un bel ricordo di un derby vinto. Buona fortuna
OKAKA 6: Tra panchina e avventure londinesi, negli occhi cè solo il colpo di tacco con il Siena che tiene accese le speranze di un sogno purtroppo mai avverato
RANIERI 6: Nel 2010 è l'allenatore che conquista il maggior numero di punti, non sarà un trofeo, ma è comunque un traguardo importante. A suo discapito c'è da dire che hanno convinto poco le scelte fatte in questa nuova stagione e lo scarso feeling che c'è con la (maggior parte della) squadra. Con molta probabilità sarà il suo ultimo anno su questa panchina
Adriano Serafini