E Toni carica ´stasera non mancate´

05/05/2010 alle 11:15.

IL ROMANISTA - «Non mancate». Con queste parole si conclude il messaggio che Luca Toni, alla vigilia di Roma-Inter, scrive sul suo sito. Poche parole, ma rivolte a tutti i tifosi romanisti, che stasera all’Olimpico dovranno essere l’arma in più contro l’Inter. Il bomber giallorosso, probabilmente, partirà dalla panchina, ma il suo contributo, specie nel secondo tempo, potrebbe rivelarsi decisivo. Negli occhi e nel cuore di tutti i romanisti, infatti, c’è ancora quel gol sotto la Sud del 27 marzo che ha sancito il 2-1 sui nerazzurri in campionato, spalancando le porte del sogno più bello di sempre. Bissare, stasera, sarebbe l’ideale, anche perché è da quel giorno che Luca non va a segno. Un gol pesantissimo, un mese e mezzo fa.

Ma non decisivo, come invece potrebbe essere quello di stasera, perché c’è un trofeo da conquistare: «Cerchiamo - ha detto ancora - di portarci a casa la finale ». Inevitabile però, fare un pensierino al campionato: «Quella contro il Parma è stata una buona partita e ci siamo guadagnati una bella vittoria. Peccato che l’Inter non abbia compiuto passi falsi». Come sono andate le cose, domenica sera, è cosa nota a tutto il mondo, ma non c’è tempo per recriminare. Alle 20.45 si torna in campo e solo lì, in una sfida secca, sarà possibile prendersi la rivincita. Per il numero 30 sarebbe il primo trofeo italiano, visto che, oltre al Mondiale, i titoli della sua carriera sono solo di marca tedesca.

Nel 2007-2008, oltre alla Bundesliga, ha vinto anche una coppa di Germania col Bayern, realizzando, tra l’altro, il 19 aprile 2008 una doppietta decisiva nella finale contro il Borussia Dortmund. Quella fu per lui una giornata memorabile: sul campo di Berlino realizza la quarta doppietta consecutiva che consente ai bavaresi di alzare la coppa dopo una battaglia che si tracina fino ai tempi supplementari. Suo il gol del vantaggio, sua la zampata vincente al minuto 103 dopo il pari al 90’ di Petric. «Ricorderò a lungo questa notte», disse al fischio finale. La speranza di tutti i romanisti è che stasera dica, più o meno, le stesse parole. E, magari, faccia anche gli stessi gol.