
Un pareggio difficile da commentare quello tra Roma e Reggina. Di fatto le due squadre si sono affrontate in un incontro di pallanuoto su un campo che ha reso del tutto imprevedibili le giocate, favorendo la squadra meno tecnica. Tra i giallorossi, costretti a rinunciare all'ultimo minuto anche a Vucinic, buone prove per Okaka, De Rossi e Pizarro mentre sparisce rapidamente dal campo Menez, naufragato nel fango del Granillo insieme a Taddei e alla linea difensiva che ha sofferto fin troppo le sporadiche sortite offensive dei calabresi. Per la Roma si conferma il trend negativo di queste ultime stagioni che hanno visto i giallorossi perdere troppi punti contro le ultime della classe. La zona Champions si allontana di nuovo.
DONI 6: Incolpevole in occasione del gol pareggio di Cozza, quasi tocca col piede il rigore centrale di Corradi. I maggiori pericoli glieli procura Cicinho con qualche retropassaggio di troppo che lo costringono agli straordinari non voluti su un campo dai rimbalzi imprevedibili.
CICINHO 6: Procura qualche brivido di troppo a Doni (vedi sopra) ma è comunque tra i più propositivi nel cercare di arrivare al cross dal fondo. Peccato che in mezzo non ci sia nessuno a raccoglierli, Okaka a parte.
MEXES 5: Procura un rigore non proprio limpidissimo tirando giù Corradi, soffre il duello fisico con l'ex laziale e fatica a contenere lo scatenato Di Gennaro. La parte migliore della sua partita è la rabbia che tira fuori dopo il pari di Cozza, dimostrando di essere un guerriero fino alla fine, anche nelle giornate meno felici.
JUAN 5,5: Leggermente meglio del francese, patisce un po'meno il terreno infame del Granillo ed evita ricami e preziosismi inutili. Meno sicuro quando affronta un Di Gennaro in stato di grazia, tra i pochi a saltare l'uomo e giocare palla a terra.
TONETTO 5,5: Rientra da titolare per l'assenza di Riise, col norvegese sicuramente più adatto a giocare su un campo del genere.Spinge molto poco, schiacciato dietro dal nuovo arrivo slovacco, Krajcik ma è pur vero che la Reggina attacca raramente dalla sua fascia di competenza.
TADDEI 5: Si perde nel pantano cercando fin troppo spesso la giocata, improponibile nel fango calabrese. Nel finale Spalletti decide di sostituirlo ma dalla panchina pesca qualcuno in grado di fare peggio del brasiliano. Dall'80'LORIA S.V.: Senza voto perché l'errore più grande lo fa il tecnico toscano, spedendo in campo un giocatore in evidente stato confusionale nei minuti finali di una partita dal risultato incerto e con un terreno dalla figuraccia facile. Non è neanche troppo fortunato, sul suo rinvio sbagliato spunta Cozza, fino a lì assente ingiustificato, che castiga immediatamente l'errore dell'ex senese.
DE ROSSI 6: Capisce immediatamente che tipo di partita va impostata e per novanta minuti alza palloni in avanti senza troppe concessioni allo spettacolo. Nella ripresa avrebbe qualche chances per cercare di chiudere la partita da fuori ma non se la sente mai di provare la conclusione a rete.
BRIGHI 5,5: Pressa, spesso a vuoto. Si inserisce senza trovare i tempi giusti e litigando coi rimbalzi irregolari del pallone. Decisamente un brutto pomeriggio per il centrocampista riminese.
PIZARRO 7,5: Compie autentici giochi di prestigio per tenere incollato ai piedi un pallone che schizza via e si ferma a suo piacimento. Segna una rete splendida, è fortunato in occasione del rigore parato da Campagnolo che carambola di nuovo sui suoi piedi, mette ordine in una zona del campo dominata da caos e acqua.
MENEZ 5: Le condizioni non sono le migliori per un giocatore con le sue caratteristiche e questo ne giustifica in parte gli errori nel controllo di palla e i passaggi sballati. Quella che non ha giustificazioni è la timidezza che lo spinge costantemente ai margini della manovra, lasciando Okaka completamente solo in mezzo alla difesa reggina. Dal 66'AQUILANI 5,5: Anche lui risucchiato nella palude, non ha l'impatto giusto con la partita, non certo aiutato da una squadra che rinuncia a giocare e chiudere l'incontro davanti ad un avversario inerte.
OKAKA 6,5: Si divora il gol del possibile 1-0 dopo aver saltato mezza difesa avversaria, poi, però, si procura il rigore e combatte come un leone facendo reparto da solo. Gli manca la freddezza giusta sottoporta ma le occasioni migliori è costretto a costruirle senza l'aiuto dei compagni. Con Totti e Baptista che fanno la spola tra campo e infermeria, forse non era il caso di cederlo in prestito alla Triestina per il finale di campionato.