ROMA-LAZIO: le pagelle

25/11/2008 alle 18:56.

La Roma vince il derby grazie all'incornata decisiva di Baptista a inizio ripresa. Tre punti ottenuti con una prestazione generosa, soffrendo anche più del dovuto nonostante la superiorità numerica per l'espulsione di Ledesma arrivata a metà del secondo tempo. Monumentali Brighi e De Rossi a centrocampo, finalmente attenti e senza sbavature dietro, ancora lontano dalla forma migliore capitan Totti che però sta trovando il giusto affiatamento con il brasiliano Baptista. Da rivedere Menez, per lui un quarto d'ora e molti errori e Perrotta che ancora non trova i tempi giusti nel rombo di centrocampo e rimedia due ammonizioni ampiamente evitabili. Nel finale si rivede in campo anche Cassetti, chiamato a contenere le sfuriate del furetto Zarate.

PANUCCI 7: Tra i migliori in campo, deve vedersela con uno Zarate indemoniato e concede poco o nulla all'argentino a parte un colpo di testa nel primo tempo. Complice il modulo a trazione anteriore schierato da Rossi, ha meno spazio per le sortite offensive ma trova comunque un paio di spunti nella prima frazione di gioco (in una Vucinic sfiora il vantaggio di testa) e contribuisce in modo decisivo a dare solidità alla coppia di centrali.Dal 33'st CASSETTI 6: Tocca il primo pallone e sbaglia subito con un agghiacciante passaggio orizzontale all'altezza della trequarti giallorossa. Entra per dare il cambio a Panucci nella marcatura di Zarate e contiene, anche con qualche patema, le giocate e la velocità del numero dieci laziale stremato a fine partita.

MEXES 6.5: Lascia da parte eleganza e tocchi di classe sacrificandoli in favore di una maggiore concretezza. Davanti a Doni tira su una diga insieme a Juan che concede rarissime occasioni in area al tridente laziale, le cui conclusioni più pericolose arrivano quasi sempre da fuori a parte un mezzo pasticcio con il che per poco non regala la palla dell'immediato pareggio a Zarate. Nel primo tempo si trova fortuitamente tra i piedi la palla buona per il vantaggio ma Siviglia lo anticipa in extremis.

JUAN 6.5: Vale lo stesso discorso fatto per Mexes per quanto riguarda la concretezza ma il brasiliano non rinuncia a cercare sempre l'anticipo, a proporsi in avanti, a giocare la palla a terra. Rocchi e Pandev sbattono costantemente contro i due centrali giallorossi, finalmente affidabili e concentrati come non succedeva dalla scorsa stagione.

TONETTO 7: Con un Tonetto così, soprattutto quello del primo tempo, il norvegese Riise dovrà sudare parecchio per riprendersi il posto sulla fascia sinistra. Spinge più di Panucci sulla corsia e copre bene in coppia con uno strepitoso Brighi su Pandev che spesso agisce largo sull'out di destra dell'attacco biancoceleste.

Cala leggermente nella ripresa ma ha l'alibi del lungo infortunio che ne ha condizionato l'avvio di stagione.

PERROTTA 5.5: Non gioca una partita malvagia però deve ancora trovare tempi e spazi giusti nel nuovo rombo di centrocampo che non favorisce più i suoi inserimenti da dietro. Combatte generosamente e non tira mai indietro la gamba, finisce, però, col rimediare due sciocchi cartellini gialli entrambi evitabili che regalano cinque minuti di brividi extra.

7: Gioca con una tensione incredibile addosso e sbaglia angoli e punizioni calciandoli o troppo alti o troppo bassi. L'infortunio occorso alla mano non ne condiziona comunque il rendimento, che è quello di sempre: copre, pressa stravincendo insieme a Brighi il confronto col fragile centrocampo laziale, dà una mano fondamentale alla difesa quando la Roma si schiaccia troppo indietro nonostante la superiorità numerica.

BRIGHI 7.5: Migliore in campo per presenza e corsa. Recupera un'infinità di palloni a centrocampo, aiuta la difesa, va a pressare alto anche quando la Lazio si spinge in avanti all disperata ricerca del pareggio. L'emblema della sua prestazione, lucida e generosa, è nell'azione che congela definitivamente il cronometro, quando con la palla tra i piedi e Carrizo a metà campo resiste alla tentazione di tirare da 40 metri, temporeggia e si prende il fallo che pone fine alle speranze di rimonta laziali.

BAPTISTA 7: Nel primo tempo sbaglia un paio di brutti passaggi orizzontali, poi prende confidenza con un ruolo che sembra essere quello ideale per le sue caratteristiche e sale in cattedra. La ripresa è tutta sua, segna con un colpo di testa non forte ma preciso che si insacca alla sinistra di Carrizo, cresce sul piano fisico e quando parte palla al piede è una forza della natura. Se risolve definitivamente i vari acciacchi che ne hanno condizionato il rendimento nelle prime giornate, può essere davvero l'arma in più per l'attacco giallorosso.

VUCINIC 6.5: Di nuovo una prestazione in chiaroscuro per il montenegrino, tanto straripante e imprendibile quando parte palla al piede tanto lezioso e molle in alcune circostanze. Quasi irritante in alcune occasioni, quando non aggredisce il pallone e gioca con una sufficienza da censurare, ha il merito di tenere sempre sotto pressione la retroguardia laziale e nella ripresa serve una palla d'oro a Menez che spreca malamente la chance del raddoppio. Dal 44'st TADDEI s.v.: Entra solo per il recupero, con la Roma tutta dietro la linea del pallone e senza più neanche il vantaggio numerico.

TOTTI 6: Fisicamente non è al meglio e questo vale come alibi per la prestazione del capitano decisamente lontana dai suoi standard. Dialoga poco con Vucinic, suo compagno di reparto, migliora, invece, l'intesa con Baptista. Ledesma lo riempie di calci per tutta la partita, lui non fa una grinza e alla fine è il centrocampista argentino a farsi la doccia anzitempo. Si incaponisce caparbiamente con una serie di colpi di tacco spesso poco funzionali alla manovra. Dal 31'st MENEZ 5.5: Deve ancora adattarsi al calcio italiano, la giovane età, l'infortunio e lo scarsissimo minutaggio concessogli fin qui non lo aiutano. Stasera si divora la rete del raddoppio appena entrato, si intestardisce nel dribbling e nelle conclusioni per farsi perdonare l'errore finendo col perdere qualche pallone di troppo.