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LECCE-ROMA: le pagelle

25/11/2008 alle 18:56.

LAROMA24.IT - Agevole successo giallorosso sul difficile campo di Lecce (ancora imbattuto in casa in questa stagione) grazie alle reti di Vucinic e Juan nel primo tempo e al cucchiaio di Totti ad inizio ripresa. Per gli uomini di Spalletti una gara condotta dall'inizio alla fine contro un avversario che non ha mai avuto occasione per rendersi pericoloso con la coppia d'attacco Tiribocchi - Castillo imbrigliata e resa inoffensiva da una prestazione magistrale di Juan e Mexes al centro della difesa. Brighi e Totti migliori in campo. DONI 6: Completamente inoperoso, effettua la prima parata a dieci minuti dal termine quando la partita è già chiusa da tempo e il Lecce prova ad approfittare dei rarissimi cali di concentrazione della difesa romanista. Puntuale nelle uscite alte, crea qualche apprensione di troppo con i piedi nel primo tempo servendo un paio di pallacce a Riise che mettono in difficoltà il terzino norvegese.

DONI 6: Completamente inoperoso, effettua la prima parata a dieci minuti dal termine quando la partita è già chiusa da tempo e il Lecce prova ad approfittare dei rarissimi cali di concentrazione della difesa romanista. Puntuale nelle uscite alte, crea qualche apprensione di troppo con i piedi nel primo tempo servendo un paio di pallacce a Riise che mettono in difficoltà il terzino norvegese.

CASSETTI 6,5: Ritrova il posto da titolare sulla fascia destra dopo una lunghissima assenza (l'ultima volta nell'undici iniziale risale a Roma-Reggina, terza giornata) e lo fa proprio nella "sua" Lecce. Prestazione di discreto livello sul piano fisico, aiutato anche da un Taddei che lentamente sta ritrovando la migliore condizione, anche grazie all'involontaria complicità di Beretta che schiera Caserta largo a sinistra in un ruolo a lui non congeniale. Si vede poco in avanti ma tutto sommato non si poteva chiedere di più ad un giocatore ancora in cerca dello stato di forma ottimale.

MEXES 7: Dalle sue parti capita lo sventurato Tiribocchi che per sua sfortuna si trova di fronte il francese in una delle sue migliori giornate. Annichilita la punta romana (che tira nello specchio della porta per la prima volta a cinque dal termine), anticipa e chiude pressando anche alto senza mai patire neppure gli inserimenti di Castillo. Con lui e Juan finalmente al meglio la difesa giallorossa sembra poter dare di nuovo garanzie di tenuta e stabilità.

JUAN 7,5: Si veda la valutazione di Mexes per quanto riguarda la prestazione difensiva. In più il brasiliano trova la rete che taglia definitivamente le gambe al Lecce con un tocco sottomisura da autentico rapace dell'area di rigore, complice la dormita generale della difesa salentina che prima se lo dimentica liberissimo sulla sinistra, poi sale male sulla conclusione sbilenca di Brighi lasciando in posizione regolare il centrale giallorosso. Dal 71' LORIA 6: Partecipa anche lui alla festa entrando quando la partita è già abbondantemente chiusa. Non ha difficoltà a contenere gli sporadici attacchi finali senza convinzione di Cacia e Tiribocchi.

RIISE 6,5: Schierato a sorpresa da titolare per l'attacco influenzale occorso a Tonetto. Rischia subito, in avvio di gara, sull'inserimento di Castillo che coglie impreparato il terzino e sul quale è tardiva la chiusura di Mexes, poi cresce alla distanza e contiene senza patemi proponendosi anche in fase offensiva. Ci prova in un paio di occasioni col sinistro, il primo angolato ma debole, il secondo forte ma troppo alto. L'appuntamento col primo gol in maglia giallorossa è rimandato alla prossima occasione.

TADDEI 7: Ottima prestazione per l'esterno brasiliano che dispensa numeri di alta scuola e soprattutto corre e pressa per novanta minuti senza un attimo di sosta. Dalle sue parti il Lecce non riesce a produrre neanche un'azione degna di questo nome costringendo Esposito a svolgere esclusivamente compiti difensivi e privando, di fatto, il Lecce del gioco sulla sinistra.

7: Disarmante la superiorità del centrocampo romanista anche grazie alle consuete doti di un la cui personalità in mezzo al campo aumenta esponenzialmente di partita in partita. Giacomazzi, che nelle intenzioni di Beretta avrebbe dovuto svolgere il ruolo di Kharja nella disastrosa trasferta di Siena nella passata stagione, non la prende mai e neanche Caserta, spostato in posizione più centrale nella ripresa, trova mai i tempi giusti per l'inserimento andando sempre a sbattere contro l'invalicabile muro eretto dal centrocampista romano.

BRIGHI 8: Quest'estate stava per finire in Scozia senza clamori, in una trattativa passata in secondo piano come una di quelle buone solo a fare cassa. Fortunatamente Spalletti non si è privato del numero 33, professionista esemplare come pochi che ha accettato il ruolo di comprimario della scorsa stagione e che quest'anno si sta ritagliando un ruolo da protagonista soprattutto grazie a prestazioni di livello assoluto come questa. Monumentale in fase di non possesso, quando fa un pressing asfissiante su Zanchetta prosciugando la fonte del gioco leccese, puntuale negli inserimenti, straripante a livello fisico come testimonia l'azione del 3-0 nella quale strappa la palla proprio a Zanchetta, corre per trenta metri palla al piede e serve un assist al bacio per . Gli manca solo il gol, che per poco non trova nel primo tempo su assist di Baptista.

BAPTISTA 7: Molto bene nel primo tempo quando agisce tra le linee supportando il centrocampo e vestendo i panni di uomo assist, sta trovando l'intesa ideale sia con che con Vucinic. Cala nella ripresa, anche perché lì davanti la Roma si limita alla pura accademia di fronte ad un avversario stordito e privo di idee. Dall'84' PIZARRO S.V.: Sei minuti validi solo per le statistiche.

TOTTI 8: Migliore in campo insieme a Brighi, serve l'assist del vantaggio a Vucinic, realizza la terza rete con un delizioso cucchiaio e mette sulla testa del montenegrino la palla del 4-0 che l'attaccante spedisce sul palo. Al di là delle giocate decisive, sorprende lo stato di forma del capitano, in campo per tutto l'incontro e capace di andare a pressare Benussi anche quando la partita è già chiusa da un pezzo, segno che gli acciacchi di inizio stagione sono ormai alle spalle.

VUCINIC 7,5: Apre le marcature dopo appena dieci minuti con un sinistro sul secondo palo che batte senza pietà Benussi, poi tartassa ripetutamente Stendardo e Polenghi, che sulla fascia sinistra dell'attacco romanista vanno più volte in crisi a causa degli inserimenti del montenegrino, ex di turno con Cassetti. Nella ripresa colpisce il palo da buona posizione e senza marcature, confermando la sua atavica allergia nei confronti dei gol banali. Dal 66' MENEZ 6: Anche il francesino entra quando la partita è ormai chiusa e le due squadre giocano solo per onor di firma. In compenso rimedia una serie di calcioni, quasi tutti da ammonizione, che l'arbitro non sempre sanziona, intenerito dalla prestazione dei salentini.