MELLI: "Mourinho la più grossa delusione del calcio italiano da quando è tornato" - TORRI: "La sosta una benedizione"

14/11/2022 alle 22:00.
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La prima fetta di stagione della Roma si chiude con il pareggio interno contro il Torino. "Attraverso un minimo di gioco, che la Roma non ha, si sarebbe potuto ovviare al periodo negativo" attacca Mario Mattioli. "Ci sono responsabilità di Mourinho, è evidente, ma le principali sono di quei giocatori che dovevano crescere con la vittoria della Conference e invece non l'hanno fatto" l'analisi di Augusto Ciardi. Più duro con lo Special One è, invece, Franco Melli, secondo cui il portoghese "è la più grossa delusione del calcio italiano da quando è tornato alla Roma".

Francesco Balzani guarda al mercato: "Pinto aiuti Mourinho a gennaio perché finora non l'ha mai fatto". È d'accordo Gianluca Lengua: "In due sessioni di mercato non è stata fatta una campagna acquisti degna di Mourinho".

Piero Torri commenta: "La sosta rappresenta una benedizione da sfruttare al massimo".

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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della capitale. Buona lettura.

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Per la Roma la sosta rappresenta una benedizione da sfruttare al massimo (FEDERICO NISIITele Radio Stereo, 92.7)

Credo che la proprietà abbia messo tutto in mano a Mourinho, compresa la comunicazione (PIERO TORRITele Radio Stereo, 92.7)

Credo che si possa giocare meglio anche senza Dybala. È tempo che si trovi una soluzione di gioco e che qualche giocatore torni sui suoi livelli. A volte sembra che Mourinho parli lanciando messaggi alla società (MARIO SCONCERTITele Radio Stereo, 92.7)


Mourinho è la più grossa delusione del calcio italiano da quando è tornato alla Roma (FRANCO MELLIRadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Mourinho sta diventando vintage, dice cose che non riesco più a capire. Il discorso Dybala è evidente, ma ci sono altre squadre che hanno perso giocatori e hanno giocato (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Ho la sensazione che, siccome ha in mano i tifosi, la Roma non è più la Roma ma è Mourinho (ILARIO DI GIOVAMBATTISTA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Mourinho è un grande allenatore ma la più grande autocritica che fa a se stesso è che con Dybala cambia la Roma. Ma allora gli altri giocatori, compreso l'allenatore, a cosa servono se basta l'argentino? Si disprezza l'importanza degli altri, mi sembra un errore strategico di Mourinho (ALESSANDRO VOCALELLIRadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Più si abbassa la media dei compagni più viene fuori la qualità di Dybala, forse una cosa compensa l'altra. C'è una normalità sparsa lungo la squadra che, per esempio, l'anno scorso veniva risolta dai gol di Abraham o qualcosa del genere. È chiaro che Dybala sia determinante, non c'è dubbio (MARIO SCONCERTI, Tele Radio Stereo, 92.7)

L'alibi delle assenze è un alibi vero, non una scusa. Questa squadra deve essere riempita di contenuti tecnici, può giocare meglio e avere più proposta, ma qual è il modo? Se non puoi fare mercato e prendere giocatori superiori, detto che ci sono dei valori da esplorare, il modo è il lavoro, le idee. Tutti devono alzare il livello (STEFANO BORGHITele Radio Stereo, 92.7)

In due sessioni di mercato non è stata fatta una campagna acquisti degna di Mourinho (GIANLUCA LENGUARadio Radio, 104.5, Radio Radio Lo Sport)

Quello che abbiamo visto ieri non è più giustificabile. Un altro pareggio che sa di sconfitta. 70 minuti di niente, senza anima, senza qualità, senza intenzioni, senza coraggio, senza voglia di vincere nonostante la meravigliosa cornice di pubblico. Una squadra irrispettosa e senza onore al cospetto di un pubblico, il popolo romanista, che non merita tutto questo. Nessun tifoso romanista merita questo schifo, soprattutto dopo aver lambito la speranza di poter banchettare ai vertici della classifica. Chi ha concesso a questa gente di giocare a targhe alterne? L'ennesima figura di m... Mourinho? Chiederne la testa è da teschi disabitati, soffermarsi sull'estetica del suo calcio non serve a nulla. Le sue squadre combattono e qui non sta accadendo. Su questo aspetto c'è da porsi delle domande anche sulla sua gestione (MAX LEGGERIRete Sport 104.2)

Ieri pomeriggio sconfortante e deprimente. Primo tempo da boh: boh sui singoli, sulla prestazione, boh su come è stata preparata la partita, su come è stata sviluppata. Il nulla cosmico. Il commento nel finale è stato ari boh, perchè al di là del sussulto vissuto nei famigerati 20 minuti finali, non ho visto nulla di diverso rispetto a tante altre occasioni in cui la Roma genera questi mischioni confusi, frutto di impeto emotivo e non di organizzazione. Sconfortante poi è stato il tenore arrendevole delle dichiarazioni di Mourinho: si parla solo e costantemente di atteggiamenti, problemi psicologici, richiami alle armi emotive, ma di calcio zero. La Roma non gioca a calcio, pratica un altro sport difficile anche da definire: a tratti sembra rugby (CHECCO ODDO CASANORete Sport 104.2


La Roma ha giocato una partita rendendola complicatissima. La presenza di Dybala in campo ti da la speranza che possa succedere qualcosa, come è successo. Tutti devono farsi un esame di coscienza. Ci sarà tempo per recuperare i giocatori che ti portano ad una qualità di gioco migliore. Ieri Volpato non ha preso una giocata giusta ed Abraham sembra svanito. (ROBERTO PRUZZORadio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

Bisogna capire come la Roma riesca a far sempre segnare gli altri. Il Torino e il non sono più forti della Roma ma hanno giocato meglio, non c'è uno sviluppo di gioco che porti ad un'occasione da gol. Non puoi contare solo su Dybala (NANDO ORSIRadio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

Questo rifugiarsi nell'assenza di Dybala lo trovo un po' esagerato. Attraverso un minimo di gioco, che la Roma non ha, si sarebbe potuto ovviare al periodo negativo. La Roma non ha gioco e non capisco perchè Mourinho non cambia modulo.  (MARIO MATTIOLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino, Sport e News)

La vecchia guardia, da Mancini a Cristante, Ibanez, Pellegrini e Zaniolo, sono qui da anni e i loro risultati sono sempre questi, è un gruppo perdente. Ci sono responsabilità di Mourinho, è evidente, ma le principali sono di quei giocatori che dovevano crescere con la vittoria della Conference e invece non l'hanno fatto (AUGUSTO CIARDI, Tele Radio Stereo, 92.7)

Dybala tu non lo alleni perché sa trovare la posizione, conosce le giocate. Ma gli altri 20 vanno allenati, organizzati: non puoi aspettare che sia un giocatore ad accendere la luce. Si parla di mentalità ma faccio fatica a capire: non vedo una squadra svogliata, anzi si sforza di fare qualcosa (UBALDO RIGHETTI, Tele Radio Stereo, 92.7)

Dopo ieri mi sono convinto che il bel gioco lo facciano i giocatori bravi: ieri si è vista la Roma migliore delle ultime 4-5 partite nei 20 minuti finali. Pinto aiuti Mourinho a gennaio perché finora non l'ha mai fatto (FRANCESCO BALZANICentro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)

La Roma non si è mossa dall’anno scorso. Vedere giocare una squadra così male è deprimente. La rosa della Roma è un’ottima rosa, potrebbe fare molto di più, Mourinho deve trovare delle soluzioni. L’involuzione di alcuni giocatori è preoccupante, Abraham oggi è peggio di quasi tutti gli attaccanti titolari della Serie A. Mi dispiace per Belotti, ma ieri non avrebbe mai dovuto tirare quel rigore, era troppo pesante. La sosta arriva al momento giusto (VALERIO PAOLUCCI, PlayRoma)

Francamento ora arrivare quarti mi sembra complicato. Puoi fare la corsa su Lazio o Atalanta ma riprendere o mi sembra difficile (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5, Te la do io Tokyo)

La Roma è in un momento difficilissimo. Il gioco della Roma è imbarazzante, dopo un anno e mezzo non si vede un’idea. Dybala dovrebbe portarti da 90 a 100, non da 0 a 10. Non si segnano 27 gol per caso: Abraham è un giocatore forte, ma ha evidentemente un limite psicologico ed emotivo. Mi sembra molto difficile recuperare da questa situazione (MARCO ADNREOLI, PlayRoma)

I primi 70 minuti della Roma sono imbarazzanti. Abraham è l’ombra di sé stesso, le parole di Mourinho mi fanno pensare che il ragazzo abbia dei limiti difficilmente risolvibili. Secondo me è un attaccante molto forte, ma è difficile uscire dal tunnel in cui si è infilato da solo (LUCA PAPPAIANNI, PlayRoma)

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