La vittoria è bella, fantastica, incredibile, un godimento sfrenato. Che può raddoppiare sentendo come la vivono di là. Costretti a rimandare anche il ricordo di quel 26 maggio perché oggi, 26 maggio, ancor più del solito, Roma è della Roma. "Menomale che c'è il 26 maggio..." prova ad aggrapparsi Guido De Angelis.
A guardare i romanisti festeggiare, sorgono pure nuovi spunti interessanti da girare alla società biancoceleste: "Quando vinciamo un trofeo non bisogna festeggiare 2 ore, cerchiamo di essere contenti per un po' più di tempo. Il prossimo anno è il decennale del 26 maggio, cominciamo a pensare già da ora a qualcosa da organizzare", suggerisce Paolo Signorelli.
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Questo e tanto altro in “Minimo Ascolto“, edizione speciale della rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata sull'altra sponda dell'etere romano. Buona lettura.
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Dopo quello che è successo, menomale che c'è il 26 maggio... (GUIDO DE ANGELIS, Radiosei, 98.1)
Tra la passione dei Friedkin e quella di Lotito non vedo nessi. Cosi come per le possibilità economiche, non c’è nulla che faccia pensare a una risposta. Giusto celebrare al 100% la Roma, la manifestazione d’affetto è un pochino esagerata. Lo dico con ammirazione, solo i tifosi della Roma sono in grado di fare queste cose. Basti pensare ai due scudetti, la Lazio portò 200 mila persone al Circo Massimo, la Roma più del doppio (FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Un monito per la società: cerchiamo di andare avanti anche noi nelle coppe europee. Quando vinciamo un trofeo non bisogna festeggiare 2 ore, cerchiamo di essere contenti per un po' più di tempo. Il prossimo anno è il decennale del 26 maggio, cominciamo a pensare già da ora a qualcosa da organizzare (PAOLO SIGNORELLI, Radio Incontro Olympia, 105.8)
Andrò contro corrente ma non si premia più il merito sportivo, questa coppa equivale alla Nations League. Festeggeremmo anche noi, certo, ma con una certa onestà intellettuale. Qui si sta uccidendo lo sport: se continuiamo così faremo la coppa anche per chi si salva... (ENRICO PEDONE, Radio Incontro Olympia, 105.8)
Per me l'Europa League diventa l'obiettivo principale, non dobbiamo più considerarla un impiccio perché è una mentalità tutta italiana (EMANUELE ARTIBANI, Radio Incontro Olympia, 105.8)
Un 26 maggio è per sempre. Auguri (STEFANO PANTANO, Radiosei, 98.1)
Però fare questo discorso oggi sembra voler emulare gli altri, sembra quasi che dobbiamo prendere esempio...non è che perché hanno vinto questa coppetta da 4 soldi dobbiamo farlo anche noi. Se andassimo in Conference League la vinceremmo a mani basse, come farebbe anche l'Udinese o il Sassuolo (ENRICO PEDONE, Radio Incontro Olympia, 105.8)