L’arrivo di Friedkin nella Capitale nella giornata di ieri ha movimentato l’etere romano. “Mi ricorda un parente facoltoso che arriva e bussa con i piedi perché ha le mani piene di regali… Ecco, era molto meglio se avesse bussato con i piedi, da quando è arrivato non c’è stata alcuna novità”, dice Franco Melli. “I Friedkin si presentano a Roma dopo un mese. L’inizio non è meraviglioso, con il senso di appartenenza cominciamo male… Alla Roma servono certezze, giocatori e mentalità romanista”, è il pensiero di Nando Orsi.
Nel fratempo la cessione di Florenzi al Psg non va giù ad Antonio Felici: “Un giocatore molto esperto come lui non si può trattare come l’ultimo pellegrino: dal punto di vista tecnico quest’operazione non si spiega”.
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Questo e tanto altro in "Massimo Ascolto", rubrica de LAROMA24.IT, curata dalla redazione. Una passeggiata tra i più importanti programmi radiofonici della Capitale. Buona lettura.
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Avrei pensato che Friedkin alloggiasse a Trinità dei Monti, sarebbe stata meglio. Perché la nuova Roma deve identificarsi sempre di più con la città. Uno che è appena arrivato mi aspetto qualcosa, ad esempio chiedi Nainggolan all’Inter. La Roma adesso deve pagare la gestione scriteriata degli anni precedenti (FRANCO MELLI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Ho parlato con alcuni tifosi e mi chiedevano se la gestione della Roma fosse cambiata. Di acquisti al momento non si parla proprio. Non bisogna fare una rivoluzione, però dare un segnale almeno. Non dico che doveva spendere 200 milioni sul mercato ma almeno un investiture su un uomo di sport che potesse avviare questo processo di risanamento. Questo ruolo non può ricoprirlo ne Fienga ne De Sanctis (ALESSANDRO VOCALELLI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Il gioco della Roma si basa sui movimenti di Zaniolo. Pellegrini? Doveva avere una maturazione più rapida. Ora bisognerà capire che modulo vorrà adottare Fonseca, se dovesse continuare col 3-4-2-1 cosa te ne fai dei tantissimi esterni? La Roma deve ripartire con ambizioni minori ma con un progetto chiaro (NANDO ORSI, Radio Radio 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Si sapeva fin da subito che Friedkin non avrebbe messo subito 200 milioni sul mercato. La situazione che stiamo vivendo era ampiamente prevista. Parliamo di una società che non ha un direttore sportivo e che si fa fare il mercato dagli intermediari (GIANLUCA LENGUA, Radio Radio 104.5, Radio Radio Lo Sport)
Non credo che i Friedkin faranno una conferenza stampa, soprattutto per motivi logistici. Mercato? Non ci sono novità, se De Laurentiis dovesse abbassare le pretese si può riprendere il discorso per Milik, ma è quasi impossibile uno scambio con Under. Dzeko alla Juve? Più passano i giorni più si fa complicato (FILIPPO BIAFORA, Tele Radio Stereo 92.7)
Diventa sempre più probabile la permanenza di Dzeko alla Roma. Friedkin? I loro primi passi nel mondo giallorosso mi sono piaciuti. Ad esempio il fatto che Ryan parli già un po' di italiano è un segnale importante. Pallotta in 8 anni non ha mai detto nemmeno 'buongiorno' (PIERO TORRI, Tele Radio Stereo 92.7)
Under piace molto all'Herta Berlino, ma il club tedesco sta facendo delle riflessioni per quanto riguarda la sua tenuta fisica e dal punto di vista tattico, considerano il turco un calciatore poco adatto al sacrificio (FLAVIO MARIA TASSOTTI, Tele Radio Stereo 92.7)
Contenti dell'arrivo di una nuova proprietà, che sembra ben intenzionata, che ha passato diverse ore a Trigoria, ma l'entusiasmo nascerà solo se Friedkin costruirà una Roma forte, solo se acquisterà grandi calciatori, altrimenti la situazione rimarrà inalterata rispetto alla precedente gestione (FABIO PETRUZZI, 1927 On Air - La Storia Continua...)
Queste prime ore capitoline di Friedkin confermano nei fatti la volontà di essere una proprietà presente, di provare a calarsi da subito nella realtà romana, comprendendo dall'interno le dinamiche, le problematiche e le necessità, perché un proprietario non può farsi raccontare cosa accade in un club di calcio senza mai vivere da vicino tale realtà (CHECCO ODDO CASANO, 1927 On Air - La Storia Continua...)
I Friedkin sono sbarcati a Roma, ma al contrario di alcuni eccessivi titoli di giornale, non percepisco entusiasmo, bensì curiosità e cauta attesa per l'avvento di questo gruppo imprenditoriale. Al momento è apprezzabile la forma, la presenza, la voglia di vivere e conoscere la Roma dall'interno di Trigoria, ma noto poca sostanza: a 8 giorni dall'inizio del campionato la Roma non ha ancora riscattato Smalling, a destra ha ceduto Florenzi per rimanere con uno tra Peres e Karsdorp, si parla addirittura di un ritorno di Kalinic, non scherziamo! (MAX LEGGERI, 1927 On Air - La Storia Continua...)
L’arrivo di Friedkin è un momento svolta, ricordiamoci di quanto dicevamo su Pallotta e sul fatto che non veniva mai, iniziavamo a criticare velatamente anche loro ma alla fine sono arrivati a Roma. C’è un detto che dice che “l’occhio del padrone ingrassa il cavallo”, ora ci aspettiamo qualcosa (
FURIO FOCOLARI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)Friedkin mi ricorda un parente facoltoso che arriva e bussa con i piedi perché ha le mani piene di regali… Ecco, era molto meglio se avesse bussato con i piedi, da quando è arrivato non c’è stata alcuna novità (FRANCO MELLI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Sono sempre più convinto che con questa amministrazione non ci sarà nessun passo avanti per lo stadio (FEDERICO NISII, Tele Radio Stereo, 92.7)
I Friedkin si presentano a Roma dopo un mese. L’inizio non è meraviglioso, con il senso di appartenenza cominciamo male… Alla Roma servono certezze, giocatori e mentalità romanista (FERNANDO ORSI, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Sarebbe stato meglio se con l’arrivo di Friedkin ci fosse stato anche l’annuncio del ritorno di Smalling. Quello sarebbe stato un bel colpo di scena (ROBERTO RENGA, Radio Radio, 104.5, Radio Radio Mattino Sport e News)
Dopo due anni a Trigoria si è rivisto un presidente. Nello stile mi è sembrato diverso da Pallotta, parla già un po’ di italiano. Speriamo che possa dire qualcosa in più in una prossima intervista. Con Florenzi il PSG ha fatto un affare, spendendo poco per un nazionale (FRANCESCO BALZANI, Centro Suono Sport, 101.5)
Un giocatore molto esperto come Florenzi non si può trattare come l’ultimo pellegrino: dal punto di vista tecnico quest’operazione non si spiega (ANTONIO FELICI, Centro Suono Sport, 101.5)