Il Cagliari di Lopez

04/05/2018 alle 00:49.
diego-lopez

LAROMA24.IT (Stefano Serrani)  - Svanito il sogno della finale di Kiev, la Roma pensa già alla League del prossimo anno e per ottenere la qualificazione dovrà conquistare punti nelle partite che verranno, partendo da quella di Cagliari, in programma domenica 6 maggio alle ore 20:45. Non sarà una gara facile visto che la squadra sarda, reduce dalla pesante sconfitta sul campo della Sampdoria (4-1), si trova adesso quintultima in classifica, ad appena 2 punti dalla zona retrocessione. A seguito della battuta d'arresto allo stadio Ferraris la società rossoblu ha messo in discussione la panchina del tecnico Lopez, poi confermato, e ha portato la squadra in ritiro ad Assemini, per trovare la concentrazione giusta in vista del match contro i giallorossi.

SUL FILO DEL RASOIO - Che la stagione dei sardi non sarebbe stata delle più semplici lo si era intuito presto, dopo 8 partite e 6 punti conquistati: esonerato Rastelli, comincia il Lopez-bis (dopo la panchina della stagione 2013/14). Sotto la guida del tecnico uruguaiano la squadra consegue 3 vittorie nelle prime 5 partite: 15 punti alla tredicesima giornata sono un buon viatico per indirizzare la stagione verso una salvezza tranquilla. Invece il blackout in cui incappa il Cagliari è spaventoso, tanto che nelle successive 21 giornate i sardi conquistano 18 punti (0,8 a partita) facendosi risucchiare nella parte bassissima della classifica. In più il clima si fa rovente: la contestazione della tifoseria, le ipotesi di ritiro, l'allontanamento del ds Rossi e il subentro dell'ex Empoli Carli, il deferimento di Joao Pedro (elemento fondamentale nello scacchiere rossoblu) per positività ai test antidoping e la messa in discussione del tecnico Lopez sono termometro di contingenze che il club sardo non si aspettava di dover affrontare a questo punto della stagione. Reja no, Rastelli forse: dopo le valutazioni post-Genova il presidente Giulini conferma la fiducia a Lopez. A  dalla fine del campionato il Cagliari occupa la quintultima posizione in classifica precedendo di un punto la Spal e di 2 il Chievo Verona terzultimo. Nelle ultime la squadra sarda sarà impegnata nella trasferta di Firenze e riceverà visita dall'Atalanta: 2 squadre complicate da affrontare, per valori assoluti e perché entrambe in corsa per un posto in Europa League, 2 incontri da cui gli uomini di Lopez dovranno uscire con 3/4 punti per una salvezza da conquistare sul filo del rasoio.

FORMAZIONE - Niente rivoluzioni tattiche per Diego Lopez che riproporrà il 3-5-2 che, in teoria, avrebbe dovuto garantire maggior compattezza ed equilibrio rispetto al 4-3-1-2 di rastelliana memoria. Tra i pali giocherà Cragno, ventitreenne conquistatosi i galloni di titolare dopo il ballottaggio di inizio stagione col più esperto Rafael. In difesa dopo la trasferta di Marassi, nonostante le 4 reti al passivo, confermati Ceppitelli e Pisacane. Il pacchetto arretrato sarà completato da Filippo Romagna, centrale scuola nel giro dell'Under 21, che sostituirà lo squalificato . Cambio della guardia in cabina di regia: Cigarini, vera mente pensante della mediana rossoblu, causa espulsione contro la Sampdoria, non sarà del match ed in mancanza di un sostituto naturale il ruolo di playmaker sarà ricoperto da Nicolò Barella, talentino già nel giro della Nazionale maggiore e pezzo pregiato del club sardo in ottica mercato. Accanto a lui agiranno Cossu, veterano di ritorno dopo la parentesi di un anno e mezzo ad Olbia, e lo stakanovista Ionita (34 presenze in stagione). Le corsie laterali saranno presidiate da Faragò e dall'ex Padoin. In avanti spazio ai titolarissimi Pavoletti e Sau, tandem di valore per una realtà come quella sarda che però in questa stagione non ha reso secondo le aspettative: 12 reti in 57 presenze.