La Juventus di Conte

02/01/2014 alle 13:40.

LAROMA24.IT - Ci sono delle partitite che decidono una stagione. Che spostano migliaia di persone in pellegrinaggio. Che incollano allo schermo occhi sicuri, improvvisamente credenti o disillusi. In Juventus-Roma c'è tutto questo: da una parte la possibilità di chiudere o quas

STAGIONE DA RECORD - Quasi al giro di boa del campionato i bianconeri viaggiano a velocità vertiginose: 15 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta. Una media di 2,70 punti a partita, che, di questo passo, permetterebbe agli uomini di di chiudere la stagione a quota 102-103 punti. La media dell'anno scorso si era fermata a 2,2 punti, eppure al gong il secondo era stato distanziato di ben 9 lunghezze. Quindi il merito di aver tenuto ancora in vita la Serie A 2013/14 è indubbiamente della Roma, protagonista a sua volta di una progressione spaventosa, con 12 vittorie e 5 sconfitte. Numeri che avrebbero garantito la vetta della classifica in qualsiasi campionato. Senza la .

IN PANCHINA - E' dall'arrivo di dal Siena, nel 2011, che la società torinese si migliora di anno in anno. Scudetto alla prima occasione superando il Milan in rimonta; stesso esito nel 2012/13, sbaragliando la fiacca concorrenza del . Nonostante il dominio in Italia, c'è un elemento che rischia di sfilacciare il rapporto tra e la società. La tenuta europea dei bianconeri ha deluso: eliminazione in ad opera del Galatasaray dopo un girone concluso con una sola vittoria e conseguente scivolamento in Europa League. Con una promessa: la finale allo Stadium del 14 maggio.

22 TITOLARI - Il fattore determinante del successo bianconero negli ultimi anni è l'ampiezza della rosa. Così se Andrea Pirlo, l'uomo in più di , esce per infortunio dall'11 titolare, è pronto a sostituirlo Paul Pogba, 20enne francese già entrato nel giro della Nazionale blues di Didier Deschamps. Soffiato a parametro zero al Manchester United di un disattento Alex Ferguson, il talento di Lagny-sur-Marne si sta affermando come un mediano completo, tra i migliori nell'intero panorama mondiale. Fisicità, classe, personalità, visione di gioco e senso del gol: in corso le operazioni di (lauto) rinnovo tra la società di Corso Galileo Ferraris e Mino Raiola. Accanto a lui continua a brillare Arturo Vidal: l'ex Bayer Leverkusen ha già realizzato 7 reti (con 10 totali concluse la scorsa stagione). Uno che ha 'pagato' l'esplosione di Pogba è Claudio Marchisio, che spesso ha dovuto accomodarsi in panchina ma che quando ha giocato raramente ha deluso, agendo da regista o da mezzala. L'anno negativo di Mirko Vucinic, fermato da una condizione fisica non ottimale, ha permesso l'esplosione della coppia Tevez-Llorente. Il primo, arrivato dal Manchester , si è ambientato all'istante: è già capocannoniere della con 11 reti in 17 match. L'ex bomber dell'Athletic Bilbao, superato l'infortunio che lo ha tenuto lontano permesi dai campi di gioco, si è sbloccato e ha guadagnato la fiducia di . Con 11 gol subiti la difesa della è seconda soltanto a quella della Roma (7): la linea a 3 anche quest'anno è formata da Chiellini, Barzagli e Bonucci, con l'ex Torino Ogbonna primo cambio. Per la sfida con la Roma avrà solo l'imbarazzo della scelta: tutti disponibili. I giallorossi sono avvisati.

GLI EX - Sono tre gli ex romanisti che militano nella . Mirko Vucinic in giallorosso ha disputato 4 stagioni tra alti e bassi dal 2006/07: nella capitale è ricordato per gol pazzeschi e incredibili errori sottoporta. Simone Pepe, ora ai margini della rosa bianconera, è cresciuto nelle giovanili giallorosse, non arrivando mai in prima squadra. Marco Motta arriva a Roma nel febbraio 2009 ma non viene riscattato a fine stagione dall'Udinese e così passa alla con un quadriennale. C'è poi il caso di Giorgio Chiellini, acquistato dalla Roma di Fabio Capello in comproprietà dal Livorno nel 2003 ma perso un anno dopo alle buste. I labronici, d'accordo con la , offrirono 3 milioni di euro e lo girarono ai bianconeri il giorno dopo l'apertura. Tre anche gli ex bianconeri a Trigoria: Federico Balzaretti arriva nella Torino bianconera dopo il fallimento dei granata, società nella quale è cresciuto. Marco Borriello è Campione d'Italia nella prima di , mentre si trasferisce in Piemonte per il biennio 1997/1999, ma vede poco il campo alle spalle del duo Peruzzi-Rampulla.

Lorenzo Censi