LAROMA24.IT - Francesco Totti ne ha giocati tanti di derby. Dentro e fuori dal campo. Quanto fatto sul terreno verde è agli atti: 8 gol, ad una lunghezza dal record di segnature nella stracittadina detenuto da Dino Da Costa e Marco Delvecchio. Ma vale la pena raccontare anche le schermaglie dialettiche a distanza: i colpi che gli sono partiti davanti a taccuini
Qualche buontempone, nell'estate successiva, ebbe la brillante idea di ricordarlo ai romanisti sulle rive del lido laziale, con uno striscione trascinato da un aereo. Pronta la replica di Totti: Invece che affitta' 'n aereo potevamo compra' un giocatore. Spazio ad una previsione prima del derby d'andata dello scorso campionato: Segna Floccari su rigore, provò ad immaginare il capitano, andando ad urtare la sensibilità dell'attaccante ex Avezzano e Montebelluna. Non andò così, finì 2-0 per la Roma e i gol portarono la firma di Borriello e Vucinic, entrambi dagli undici metri. Si ricordano anche un paio di zuffe mediatiche: con Di Canio e Zarate.
Il talento del Quarticciolo (esordio nel calcio professionistico con la Ternana, addio al calcio professionistico con la Cisco Roma) esagerò: Il loro mito (Totti, riferito ai romanisti, ndr) è vecchio. E poi, sputa in faccia agli avversari e trancia le gambe a un ragazzo di 20 anni (Balotelli, ndr), le parole di Di Canio. Inevitabile la risposta: Parla sempre di me, così giustifica il suo cachet. Lui d'altra parte è esperto di bandiere, ne ha sventolate tante nella sua breve carriera... e soprattutto che bandiere.
Zarate, invece, sentenziò: Totti è finito. Non è un vero campione perché i veri campioni vincono il pallone d'oro. Facile facile replicare al fantasista proveniente dall'Al Sadd: Dice che sono finito? Spero di fare altri gol per raggiungere i suoi record, intanto gli faccio 240 volte tanti auguri (come i gol che allora aveva segnato con la Roma, ndr).
Il resto è storia recente: lo show andato in scena giovedì 13 ottobre 2011 nella sala Champions del Fulvio Bernardini. Una serie di perle senza soluzione di continuità: L'uomo derby? Reja, la battuta che probabilmente passerà alla storia della sfida cittadina. Sono sempre loro i favoriti, ci ha tenuto a precisare poi per non sfidare la scaramanzia. Ha regolato Olympia, l'aquila biancoceleste: Non volerà? Non posso rispondere, sennò mi arrestano. È una coreografia bella, se dovesse volare. Ma non lo farà. Andasse al mare a farsi un giro, tanto con i gabbiani sono tutti uguali. Infine, una chicca passata quasi inosservata: Per noi vincere la quinta, sesta volta non ci cambierebbe nulla. L'unica soddisfazione sarebbe quella di ricorrere ad entrambe le mani per ricordare il record.
Tiziano Riccardi