LAROMA24.IT (Tiziano Riccardi) - Non saranno i sette gioielli della Lazio strombazzati ai quattro venti da Lotito, ma i sette acquisti e non è finita della nuova Roma meritano comunque un approfondimento. L'ultimo colpo, in ordine cronologico, messo a segno da Walter Sabatini, Maarten Stekelenburg, è già entrato nella storia. Per tre motivi. Uno: è il primo calciatore olandese a vestire la maglia della Roma dal 1927 (Vanenburg fu solo un tormentone Anni Ottanta
Uno: è il primo calciatore olandese a vestire la maglia della Roma dal 1927 (Vanenburg fu solo un tormentone Anni Ottanta, Seedorf e Davids si limitarono a prendere casa da queste parti). Due: l'arrivo di Stek pareggia gli acquisti del mercato 2007 del mese di luglio, sette. Tre: attenendoci alla cronaca quotidiana, il mercato in corso risulta essere il più dispendioso dal 2000, estate di Batistuta, Samuel e Emerson. Se si è detto più e più volte che una caratteristica della vecchia proprietà era di comprare i giocatori last minute, a prezzi scontati, negli ultimi giorni di agosto, l'eccezione che conferma la regola risale al luglio 2007, quando la Roma acquistò sette giocatori. Fino a ieri, quando è stata definita l'operazione portiere con l'Ajax, il mercato più lesto della storia recente: Juan, Giuly, Esposito, Barusso, Andreolli, Pit e Zarineh. Gli altri due ingaggi dell'estate, Cicinho e Antunes, arrivarono verso la fine della sessione per completare la rosa.
Anche la Roma di Sabatini, al 26 luglio 2011, ha messo sotto contratto sette calciatori, al netto di comproprietà risolte e fine prestiti: Nego, Angel Valdes, Bojan, Lamela, Heinze e Stekelenburg, oltre al riscatto di Borriello, da considerare a tutti gli effetti un acquisto. Calcolando le cessioni di Menez al Psg e Riise al Fulham (pagati 8 e 2,5 milioni) e che i 13 milioni di Bojan verranno pagati nel 2013, sono circa 23 milioni di euro la spesa complessiva. Ad oggi, il mercato più caro degli ultimi 11 anni.
Fatta eccezione per le scommesse Nego e Valdes, da verificare in un campionato competitivo come quello italiano, gli altri sono nomi di richiamo internazionale. Così come Juan e Giuly, i due rinforzi del 2007, che, con le loro prestazioni, contribuirono alla conquista di una Supercoppa Italiana e di una Coppa Italia. Stessa cosa non si può dire di Andreolli, Barusso, Esposito, Pit e Zarineh che, grazie alla Roma, videro accrescere la notorietà come mai era capitato nella loro vita, salvo tornare nel loro anonimato subito dopo: Esposito è una stella dell'Atletico Roma, Barusso non sanno più dove piazzarlo, Pit ha trovato fortuna in Azerbaijan, al Khazar Lankaran, e Zarineh è la punta di diamante del Latina. L'unico ad aver avuto una carriera da Serie A è Andreolli, difensore del Chievo.
Gli acquisti degli Americans Straccions, invece, arrivano da società di secondo piano: Bojan dal Barcellona, Stekelenburg dall'Ajax, Heinze, seppur svincolato, dal Marsiglia, Lamela dal River Plate. Facendo una rapida somma dei titoli vinti dai club appena citati, arriviamo a 203, tra riconoscimenti in patria e all'estero. Fatti, numeri, non opinioni.