LAROMA24.IT - "Prima del Palermo avevo intenzione di comprare la Roma, è un'ottima squadra e i romani sono simpaticissimi". Verrebbe subito da dire: pensa se i romani gli fossero stati antipatici... Già, perché non esiste esternazione di Maurizio Zamparini che non abbia veleno verso la società giallorossa. L'acredine del "Zampa", probabilmente, parte da lontano: dall'acquisizione del Palermo da Franco Sensi, passaggio di consegne sancito il 13 luglio 2002.
La replica di Rosella Sensi: "Dopo dichiarazioni del genere non ci si può lamentare se c'è violenza negli stadi". Lex presidentessa viene così accolta nel mondo del calcio dal suo collega del Palermo: "E' un'apprendista alla guida di una Ferrari". Nel 2008, la Roma si impone in casa contro il Palermo grazie ad una realizzazione di Mancini. Gol propiziato da un assist di Totti, lesto a servire il compagno da calcio d'angolo. La polemica nasce da come viene rimessa la palla in gioco: un raccattapalle (peraltro, Gianluca Caprari) rimette la palla velocemente in gioco, posizionandola direttamente sul corner. Una mossa furba, è vero, ma lecita. Zamparini se ne esce così: "Voglio lo 0-3 a tavolino o la ripetizione della partita". Non ottiene né l'una, né l'altra cosa. Tempo dopo, in sede di calciomercato, Pradè dimostra interesse per Amauri, ex centravanti siciliano. Durante la trattativa, la cantilena è sempre la stessa: "Non ve lo potete permettere". In realtà, l'italobrasiliano (per sua stessa ammissione) sfiora davvero la Roma, prima di accasarsi alla Juventus. Versione immediatamente confutata dal solito noto: "Fino al momento in cui abbiamo ceduto il giocatore alla Juve in pole non c'era nessuno. Chi fosse arrivato con i soldi avrebbe avuto il giocatore. Non ho mai trattato a tavolino né con Secco o Cobolli Gigli, né con la Sensi. Forse avranno fatto un sondaggio e saranno scappati una volta sentito il prezzo". Inverno 2010, Fabio Simplicio, centrocampista del Palermo, in scadenza di contratto, è sul punto di cedere alle lusinghe giallorosse. Zamparini non ci sta: "Spero che la Figc apra un'inchiesta". Non sensibilizza la procura federale, invece, per Mark Bresciano, anche lui svincolato, preso dall'"amico" Lotito. I rapporti non sembrano migliorare, nemmeno con una proprietà diversa. Ecco alcune carinerie verso DiBenedetto e soci: "Vogliono Pastore? Dimostrino di avere i soldi". "L'americano non mi sembra Abramovich". "Nessuno sa chi sia. Come si chiama? Benedetti, De Benedetti?". "Avrei preferito un italiano". L'ultima, la registriamo oggi, ripresa da Radio Kiss Kiss: "Pastore andrà all'estero e Alvarez ha già firmato con l'Arsenal". Per carità, qui non si parla di Roma, ma il fatto che i due calciatori siano stati accostati alle mire di Walter Sabatini e Franco Baldini, fa pensare male. Malissimo.
Tiziano Riccardi