Una squadra che non conosce mezze misure. Se non fa passi avanti, ne fa due indietro. La Roma è incapace di galleggiare, di reagire, di ribaltare situazioni difficili. All'ultima sosta era prima in classifica, aveva certezze difensive, qualche difetto in avanti portato con disinvoltura e un atteggiamento sicuro. (...) A Cagliari ha incassato la quinta sconfitta in campionato, la seconda di fila, e scoperto di non essere quello che sembrava. Non è concreta, ha molti limiti, anche caratteriali: c'è un motivo se non sa pareggiare e non l'ha fatto ancora in 14 partite. È nervosa. Reagisce alle provocazioni. Non ragiona. Quando la partita nel finale si è fatta brutta e sporca e cattiva, Hermoso con Folorunsho a terra ha provato a giocare un contropiede e si è scatenata la rissa. Lo spagnolo voleva reagire agli insulti ripetuti che Folorunsho aveva riservato a sua madre. (...) Ha rischiato di farsi cacciare. E ha scatenato un tutti contro tutti. formazione non adatta, attacco troppo leggero Pellegrini-Baldanzi-Soulé, non ha fatto subito i cambi quando il Cagliari aveva già avuto quattro occasioni. Poi, nel secondo tempo, dopo sei minuti l'espulsione: Folorunsho è scattato tra le linee, Celik lo ha atterrato, Zufferli prima ha indicato il dischetto, poi si è corretto al monitor: fallo fuori area, ma espulsione del turco per chiara occasione da rete negata. Il Cagliari non vinceva dal 19 settembre. La Roma è sparita. E ora teme che sia finita la pacchia.
(La Repubblica)




