Roma a secco

09/12/2025 alle 08:49.
celik-mancini

IL TEMPO (L. PES) - Nel gioco dell'oca che tanto va di moda in un campionato ancora senza padroni, la Roma di passi indietro ne ha fatti due. Inaspettati quanto coerenti nella loro modalità. Un'occasione pericolosa in 180 minuti e un'involuzione evidente dal punto di vista della condizione atletica e dell'intensità della prestazione. Eppure a Cremona la squadra sembrava davvero stare bene anche dopo la sosta di novembre, ma, tra Napoli e Cagliari la Roma ha sbandato. Così è arrivato il primo vero momento complesso da gestire nell'era Gasperini. Due sconfitte consecutive e un calendario che ora, offre due scontri diretti per l'alta classifica e una trasferta in Scozia che di questi tempi è sempre poco augurabile. La Roma è riuscita una sola volta a segnare più di due gol in una partita e l'attacco continua a latitare con Dovbyk che sta per tornare e Ferguson che non incide. Oltre ai continui problemi fisici di Bailey e Dybala che, il tecnico non ha mai davvero avuto in condizione. Ma quel che sembra mancare è quella brillantezza fisica che è stata il vero segreto del percorso fatto fino ad ora. [...] Le prestazioni sottotono di Ndicka e Cristante oltre all'impalpabilità di Koné e un Pellegrini tornato in ombra, sono tra le principali cause della brutta sconfitta all'Unipol Domus. Certo, Baldanzi come riferimento offensivo non può essere una soluzione permanente, ma, nelle ultime due uscite la Roma ha mostrato una difficoltà importante nel creare occasioni più che nel concretizzarle. Ora tocca al tecnico ritrovare lo smalto dei momenti migliori e saper attingere nel modo giusto a tutte le risorse della rosa, soprattutto adesso che in cinquanta giorni ci saranno dodici impegni tra campionato e coppe. Gare decisive e che diranno davvero che tipo di ambizioni potrà avere la Roma.