Testa a Cremona: il riposo non esiste

11/11/2025 alle 09:36.
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IL ROMANISTA (T. CAGNUCCI) - Dio forse esiste. Il riposo sicuramente no. Non scriverò una parola sulla bontà del lavoro di Gasperini perché il valore di quello che sta facendo è stato evidente sin da subito. Si vedeva da Kaiserslautern. [...] È sempre stata figlia del suo allenatore (mai assomigliato a Ranieri). La Roma che si sta gasperizzando allargandosi a macchia d’olio (su tela) sul campo è un processo iniziato dal momento in cui si è scelto un Lavoratore Capace. [...]

Oggi zero complimenti, zero fanfare, oggi ancora più di ieri c’è da lavorare. Soprattutto nelle due settimane di riposo che non esiste. La Roma che è prima, e gioca con il romanismo come modulo e schema, è la Roma che è rimasta centrata mentre tutto il mondo deragliava appresso a chiacchiericci, mode critiche del momento, riflessioni apparentemente profonde e persino “ribelli”, per questo dozzinali. Non dico niente. Tifo e spero di rivedere questa squadra a Cremona. Finora c’è sempre stata (quando ha perso non è mai stata dominata).

E stavolta il tabellino con l’Udinese rende clamorosa giustizia, alla voce marcatori: L. Pellegrini, Celik. Due giocatori simbolo della serietà, e della sofferenza, di questa squadra. Pellegrini un anno fa con l’Udinese entrava tra 40.000 fischi, domenica con l’Udinese è uscito fra 60.000 applausi. L’anno scorso ha segnato alla Lazio, su rigore all’Udinese e in Coppa, quest’anno ha segnato alla Lazio, su rigore all’Udinese e in Coppa. Il tempo si ripete per far vedere come passa. [...]

Credo che dopo quelle di Falcao, di Tommasi a Bergamo, di Cassetti nel derby, la mia esultanza preferita adesso è quella di Celik con l’Udinese: segna sorride, abbozza un gesto, come se avesse segnato al figlio al parco, e immediatamente torna verso il centrocampo educato così com’è al lavoro. Era al suo primo gol in Serie A! Questo per me è romanismo. Alla voce marcatori ci sarebbe dovuto essere: “atteggiamenti di Pellegrini e Celik”. Fiori di grotta. Sono quelli che sbocciano solo in certe condizioni ambientali, difficili e senza sole, e che per questo sono i più belli. Fiori che però non sopravvivrebbero se sovraesposti. [...]

Non credo alle favole, credo a Geppetto che le costruisce. A Gasperini. A gente come Pellegrini e Celik, a chi la Roma la tratta come quei fiori della grotta tenendosela, zitto, dentro il cuore. Testa a Cremona. C’è da lavorare: il riposo non esiste.

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