Roma sogna

02/11/2025 alle 08:20.
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IL TEMPO (F. BIAFORA) - Una chance inaspettata per molti, anche dentro Trigoria. A dieci anni esatti di distanza dall'ultima volta, la Roma scende questa sera in campo a San Siro alle 20.45 contro il Milan con la possibilità di ritrovarsi da sola in testa alla classifica, grazie al pareggio di ieri del Napoli. E lo fa con un allenatore che si è insediato sulla panchina meno di 150 giorni fa, con la volontà di cambiare profondamente il volto alla squadra e di partire forte all'inizio di un progetto di respiro triennale. Anche per Gasperini è una sorpresa la posizione in classifica, ma
tiene i piedi ben saldi a terra senza nascondere la soddisfazione per i risultati: «Io non partecipo a discussioni su scudetto o Champions. Penso solo alla Roma e a come si rapporta con una squadra come il Milan. Entrambe hanno avuto un'ottima partenza. Gli obiettivi e i discorsi più ampi li lascio volentieri ad altri. È chiaro però che Inter e Napoli sono partite con i favori del pronostico e hanno qualcosa in più. Il nostro obiettivo è misurarci con loro, lo abbiamo fatto con l'Inter e abbiamo disputato un'ottima prestazione, ora ci misureremo a San Siro con il Milan, una squadra di grande valore. È una bella occasione per noi, una di quelle partite che ti fanno crescere». La sfida contro gli uomini di Allegri, al di là delle dichiarazioni della vigilia, rappresenta però un vero e proprio esame di maturità: più che pensare a fughe scudetto o ad altri voli pindarici, il match al Meazza dà l'opportunità di guadagnare punti su una diretta rivale per la qualificazione alla Champions League del prossimo anno. Una gara che darebbe anche un'importante dose di consapevolezza al gruppo, sempre elogiato da Gasperini per l'applicazione nel seguire i nuovi dettami tattici dopo la cavalcata con Ranieri. In una conferenza in cui arrivano elogi per tutti i giocatori citati - Dybala, Dovbyk, El Aynaoui, con qualche scintilla per la domanda su Pellegrini - Gasp dimostra di non accontentarsi di statistiche parziali e vuote, come il primato giallorosso nell'anno solare: «In termini di punti è difficile fare meglio, in termini di squadra, però, il lavoro quotidiano è la cosa più importante. Il mio obiettivo è migliorare, coinvolgere il più possibile tutti i giocatori e costruire un impianto di gioco che renda la rosa sempre più competitiva. Fare più punti di cosi è complicato, ma si può comunque diventare migliori. L'importante è che i punti che riusciremo a conquistare siano più efficaci, magari più pesanti, rispetto a quelli ottenuti finora. Abbiamo bisogno di risultati». Senza particolari guanti di sfida ad Allegri e con la testa bassa, la Roma va a San Siro per sognare in grande.