Possiamo anche chiamarlo "effetto Gasp". Perché poi, alla fine, è proprio la mano dell'attuale allenatore giallorosso a fare davvero la differenza. Così tanto che quasi tutti i giocatori della Roma hanno visto migliorare le loro prestazioni rispetto a quelle della scorsa stagione. Per capirlo si possono prendere in considerazione tanti parametri, ad iniziare da dati "sensibili" come gol, assist, contrasti e recuperi difensivi. Ma anche sponde, palle perse e recuperate, verticalizzazioni, duelli o passaggi chiave. Insomma, tutti quei dati - appunto - che portano alla valutazione generale di un giocatore. Che poi si traduce anche in un voto ed in una pagella. (..) Rispetto alla scorsa stagione quasi tutti i giocatori della Roma sono migliorati. E anche assai. Il caso più eclatante - anche in considerazione del valore dei singoli giocatori - è quello di Lorenzo Pellegrini, l'ex capitano giallorosso, che è passato da 5,70 a 6,50, una crescita legata anche ad una ritrovata condizione fisica che ha riportato Pelle a un ruolo da protagonista. In realtà, però, il giocatore ad avere avuto la crescita maggiore è un altro, Mario Hermoso, passato da 5,12 a 6,22, ma lo spagnolo nella scorsa stagione ha salutato tutti a gennaio (andando in prestito al Bayer Leverkusen) e in precedenza aveva giocato solo 8 partite di campionato, di cui appena 4 "valutabili". Ecco perché la crescita di Pellegrini è più netta di quella di Hermoso. Meglio di Pellegrini, in realtà, ci sarebbe anche Celik, che oggi gira a 6,44 e lo scorso anno era a 5,61. Il turco con Gasp sembra un altro giocatore, anche nel ruolo di quinto, dove prima aveva sempre fatto fatica. (...)
(gasport)




