
CORSPORT - Il 27 marzo del 2010 la Roma di Ranieri e l'Inter di Mourinho si contendevano uno scudetto tiratissimo. Nello scontro diretto fu un gol di Luca Toni a consegnare la vittoria ai giallorossi, che sembravano avviati verso il tricolore. La storia poi disse altro, ma il boato di quel gol è considerato, ancora oggi, uno dei più potenti all'Olimpico dell'era moderna. Uno studio lo paragonò a un boato sismico: «Mi ricordo tutto perfettamente. Nonostante io abbia giocato così poco a Roma, tanti tifosi ancora oggi mi fanno i complimenti. Ricordano con affetto quel gol, mi dicono che un boato così non l'avevano mai sentito prima. Mi capita di rivedere le immagini, con la telecronaca di Carlo Zampa in sottofondo. Mamma mia quanto urlava...». (...)
Dovbyk e Ferguson non sono così prolifici: la Roma rischia di pagarlo?
«Magari, in partenza, non sono perfetti per il gioco di Gasperini, penso comunque che siano due ottimi giocatori. Hanno bisogno di conoscere sempre meglio Gasp e i suoi metodi, come l'allenatore ha bisogno di conoscere sempre meglio loro due».
Chi vince lo scudetto?
«L'Inter».
E la Champions?
«Barcellona».
Modric e De Bruyne in Serie A?
«Due campioni e leggende assolute. Luka è più avvantaggiato nel recupero, giocando solo una volta a settimana. Ma anche De Bruyne ha avuto un impatto importante. Nessuno dei due si può e si deve discutere».
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A novembre sarà protagonista delle Finali del World Legends Tour: il padel ha sostituito il calcio?
«In questo circuito ho trovato tante cose: amicizia, competitività, divertimento, il livello di tutti i partecipanti è davvero altissimo. A Miami si va per vincere, in coppia con Ceccarelli».