Cercasi «zona di comfort». Perché l'Olimpico non è più casa dolce casa, ma il regno della scomodità, dove la Roma è a disagio. Il suo giardino sfasciato ancora dagli ospiti. Prima l'Inter, ora il Viktoria Plzen (2-1), che nel primo tempo già brinda: due gol bastano per affondare la nave di Gasperini, che neanche un Dybala incantato (rigore nella ripresa) riesce a tenere a galla. E il percorso europeo si complica. I soli tre punti costringono a fare bene in quasi tutte le partite rimaste (cinque) della fase campionato dell'Europa League. Almeno per essere sicuri di qualificarsi direttamente al turno successivo. La prossima, contro il Rangers, è fuori casa. Quasi una benedizione, paradossalmente. (...) Ancora una volta la rosa sperimentale del tecnico romanista fallisce prima di cominciare: Wesley a sinistra, Hermoso spaesato. E poi la coppia Dybala-Soulé, che dal primo minuto funziona intermittente. Nella serata dell'Olimpico Paulo eclissa Matias, che pure ci prova. Fanno tutto loro, davanti. Perché Dovbyk dal campo raccoglie solo fischi: un tiro centrale, sfiatato. (...)
(La Repubblica)




