Qui non si tratta (più) di un semplice "tabù Olimpico", evidenziato dalle quattro sconfitte (su sei partite) rimediate tra campionato e coppa alle pendici di Monte Mario. Pensare che la Roma abbia problemi soltanto in casa, perché quando è andata in trasferta finora ha sempre vinto, equivarrebbe ad aggirare la realtà. La verità. La Roma è una squadra che continua a convivere con difficoltà enormi, sia strutturali sia di gioco. Un mix devastante che, per forza di cose, deve chiamare in causa chi la squadra l'ha costruita, chi la compone o la sta guidando. A Gian Piero Gasperini, ad esempio, si rimprovera di sperimentare in maniera eccessiva; di cambiare troppo e spesso male. Di non aver trovato, dopo dieci partite, una soluzione solida. [...] Il punto, però, è un altro: perché GPG non ha ancora trovato la sua Roma base? Perché imposta, sposta, azzarda (non è certo se sia stato più un errore togliere Ziolkowski dopo una ventina di minuti o farlo giocare titolare... ), modifica, tocca e ritocca sistematicamente la squadra? Le ipotesi, in questo senso, non possono che essere due: o è completamente finito nel pallone oppure è obbligato ogni volta a inventarsi una Roma inedita. [...] Che la Roma non sia esattamente la squadra di Gasp dal punto di vista tecnico è noto da tempo, e da qui il riferimento ai problemi strutturali, cioè alle mosse e alle scelte di mercato. [...] Al resto dello strano momento (non va dimenticato che la Roma in campionato è vicina alla vetta...) stanno contribuendo in maniera letale alcuni giocatori assolutamente fuori contesto. Il "mal di gol" (piedi mosci, mister Gasp?) è il sintomo più grave e preoccupante di una squadra che segna poco, pochissimo; non sarebbe corretto, però, sottovalutare il "mal di Roma" che affligge praticamente tutti i nuovi acquisti. [...]
(M. Ferretti - Corriere dello Sport)




