
Cristian Chivu è stato il primo allenatore di vertice a finire in una buca, con due sconfitte nelle prime tre gare, e ne è riemerso con l'eleganza di 007 dopo uno dei suoi polverosi cataclismi: si è aggiustato i polsini, ha dato una scrollata al papillon, e con cinque vittorie di fila ha fatto sì che l'Inter partisse in Champions come doveva e rimontasse in A come poteva. (...) La sorpresa in panchina finora è lui. In campo, invece, i 515' giocati da Luka Modric in sei gare hanno fatto fiorire i prati di San Siro e degli altri stadi in cui si è esibito. L'anno scorso per metterne assieme così tanti nel Real dovette unire dodici spezzoni, e questo spiega la gioia che ispira ogni sua giocata, e che a 4o anni suonati esibisce con orgoglio. Luka ha fatto subito ditta con Rabiot, il corridore più intelligente, e Pulisic, l'attaccante più contundente, ma nemmeno lui ha ancora baciato il rospo Leao, ovvero il campione di stoffa purissima rinchiuso nel ragazzo che espone da anni la sua inadeguatezza emotiva. (...) Il Milan ha affrontato fin qui le avversarie peggiori, i suoi 13 punti valgono i 15 di Napoli e Roma. Ma se neanche Allegri riuscirà a svegliare Leao, quest'anno d sono gli attaccanti per farne a meno. Napoli e Roma in vetta, dunque. I campioni hanno allestito una giocata di livello europeo, quel «De Bruyne to Hojlund» che inevitabilmente richiama i cioccolatini belgi per Haaland ai tempi del City. È una sequenza nuova rispetto all'anno scorso, un upgrade che sarà davvero tale quando McTominay ritroverà la vena realizzativa smarrita. (...) Gasperini, vecchia volpe, motiva i suoi segnalando l'ovvia cautela di chi valuta e a livello di lotta scudetto ancora non si fida. In ogni caso, con 6 punti in più sull'anno scorso quella della Roma è stata la partenza top. (...)
(corsera - P. Condò)