La Roma cade ancora contro il Viktoria Plzen. Una sconfitta che mette in luce, ancora una volta, i problemi realizzativi dei giallorossi. "Giocare senza centravanti è complicato anche per un rivoluzionario come lui, sempre pronto a inventare soluzioni tattiche. Contro il Viktoria Plzen è stata una Roma col freno a mano tirato, contratta, con poche idee", scrive Massimiliano Gallo sul Corriere dello SPort.
Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, pubblicati sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
T. CARMELLINI - IL TEMPO
La Roma si complica la vita sbagliando quella che sulla carta era la partita più facile: quella all'Olimpico contro i modesti cechi del Viktoria Plzen. Arriva così, dopo la sconfitta contro il Lille, il secondo ko nella competizione europea (quarta stagionale) alla vigilia del doppio confronto con il Glasgow e lo Stoccarda: insomma da qui in avanti non si può sbagliare più nulla per andare alla fase successiva: una sola vittoria, male, molto male. Ma Gasperini continua per la sua strada, replica Wesley a sinistra, insiste con la scelta Dybala-Soulé e la Roma resta di nuovo impantanata: produce gioco ma davanti non sfonda anche perché il Gasp insiste a far giocare Dovbyk che davvero a tratti appare imbarazzante. Forse Ferguson meriterebbe una chance e quando nel finale entra non ha nemmeno il tempo di fare una giocata. Confermando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la necessità di tornare a gennaio sul mercato per comprare almeno un attaccante vero: perché al momento in due non ne fanno uno. Ne esce un altro primo tempo da dimenticare. Due gol incassati a conferma dei grossi problemi difensivi tra movimenti e concentrazione dei protagonisti. Ma sarebbe il minimo se poi nella metà campo offensiva la squadra di Gasperini riuscisse a concretizzare l'enorme mole di gioco che sviluppa. Invece il tabellino del primo tempo registra zero tiri in porta della Roma. La ripresa va un po' meglio solo perché la partita si allunga un po' e i giallorossi continuano a giocare a una porta: ma non basta. Il gol dell'illusione arriva dal dischetto per un fallo di mano su un'azione attivata da Pisilli entrato non male nel finale. Dal dischetto Dybala non è Dovbyk, segna il suo gol numero 200 (primo stagionale) e la Roma gioca gli ultimi venti minuti col coltello tra i denti. Ma non basta, ormai è troppo tardi e la frittata è fatta. E l'Olimpico non è più lo storico fortino.
A. MASALA - LA GAZZETTA DELLO SPORT
(...) La Roma paga a caro prezzo i due minuti di blackout dello 0-2 e la persistente sterilità in attacco. Tanto che Gasperini lo evidenzia: «Qui c'è chi non segna da tanto tempo…». Si spiega anche così la quarta sconfitta su sei gare in una casa stregata: l'Olimpico non è il teatro delle vittorie, ma del Viktoria, che si porta a casa il massimo senza aver rubato nulla. La Roma non è stata costruita in un giorno, d'accordo, Gasp ha bisogno di rifinire la macchina che comunque in campionato risponde molto meglio ai comandi. Un pezzo grosso come Dybala rompe il digiuno di otto mesi, poi alla fine rimira l'1-2 e ammette che ci sono difetti di approccio: «Manca cattiveria». I giallorossi baderanno soprattutto a mantenere la posizione in A, però sarebbe un peccato per loro non giocarsela fino alla fine in coppa, dato che vere e proprie favorite fuori portata non se ne vedono. Non tutto è perduto, ma da ora in poi la Roma d'esportazione non dovrà più steccare. (...)
G.D'UBALDO - CORRIERE DELLO SPORT
Quattro sconfitte in casa, è allarme Olimpico. La Roma perde ancora davanti ai propri tifosi, questa volta contro il Viktoria Plzen, avversario che nei recenti precedenti era stato sommerso di gol. Il fattore Olimpico è sempre stato importante per la squadra giallorossa, spesso decisivo. Invece dopo Torino, Lille e Inter, anche i modesti cechi hanno dato un dispiacere al pubblico romanista, con due gol in tre minuti nel cuore del primo tempo, che hanno messo in ginocchio la squadra di Gasperini (...) Alla Roma è mancata quella carica necessaria per conquistare i tre punti. Nella quarta partita consecutiva ha preso gol nei primi venti minuti nel primo tempo. Forse è sbagliato l'approccio. I cambi non hanno dato la svolta come aveva sperato Gasperini. (...) Ieri è stato bocciato anche Ziolkowski, al debutto dal primo minuto. Ha sulla coscienza il primo gol, è stato sostituito prima dell'intervallo. El Aynaoui sembra sempre capitato da queste parti per caso. Questa non è ancora la Roma di Gasperini.
M. GALLO - CORRIERE DELLO SPORT
Sono già quattro le sconfitte subite dalla Roma all'Olimpico. Quattro in sei partite. Tante, troppe. Ha perso solo in casa la squadra di Gasperini. Due volte in campionato: contro Torino e Inter. E due in Europa League, su due partite giocate: contro il Lille e ieri sera con i cechi del Viktoria Plzen. (...) Riflette il problema - enorme - che Gasperini ha là davanti. Con due torri che al momento faticano tanto: che giochi Dovbyk (come ieri sera) o che giochi Ferguson. Al punto che sabato scorso, contro l'Inter, Gasp si è inventato Dybala falso nueve. Giocare senza centravanti è complicato anche per un rivoluzionario come lui, sempre pronto a inventare soluzioni tattiche. Contro il Viktoria Plzen è stata una Roma col freno a mano tirato, contratta, con poche idee. Neanche a dire che ci sia stata la sottovalutazione dell'avversario. Il tecnico ha schierato tanti titolari. (...) La Roma ha mostrato poco: dal punto di vista della costruzione di gioco, è stato un netto passo indietro rispetto all'ottima e sfortunata prestazione esibita contro l'Inter. La manovra non è stata mai fluida. Il gol del 2-1 è arrivato su rigore (con Dybala si segna al primo tentativo). È presto per i calcoli ma il cammino europeo ora si fa accidentato. (...)




