
Il rischio di un sali e scendi continuo negli umori, nelle prospettive e nelle aspettative stagionali sta dietro l'angolo. E la conferma non arriva soltanto dalle prime nove gare disputate dalla Roma che non hanno mai visto uscire il segno X. I risultati sono certamente la stella polare dei giudizi ma l'umore della piazza - parte della quale parametra ancora le prestazioni giallorosse con quello che faceva Gasp all'Atalanta - oscilla perché ci si continua a dividere sul valore della rosa (...) Ma intanto i problemi sono all'ordine del giorno e vanno risolti. I centravanti non segnano? Via libera alla formula con Dybala falso nove che non gli piace, ma è l'unica - soprattutto se Bailey dovesse aumentare in fretta i giri del motore - che gli può garantire in prospettiva qualità e gol. Restringere però tutto a Dovbyk sì, Dovbyk no o Ferguson sì, Ferguson no (a proposito: uno dei due giocherà giovedì contro il Plzen) è molto limitativo. Perché se i 15 punti in classifica hanno mascherato qualche problematica di fondo, con tante partite da giocare da qui in avanti, le rotazioni inizieranno ad essere fondamentali. E così Gasp sta inserendo gradualmente Ziolkowski che ha sorpassato a destra Hermoso e inizia a ritagliarsi sempre più spazio come centrale di destra restando l'alternativa principale a Mancini in mezzo; sta lavorando per abbassare il raggio di azione di Pellegrini (e qualcosa si è già visto contro l'Inter con Lorenzo che ha giostrato perlopiù da regista arretrato), che inizierà ad alternarsi con Cristante quando raggiungerà il top della forma; sta cercando delle alternative anche nelle fasce basse. Wesley a sinistra, con Angeliño ai box e Hermoso che sinora non ha rubato l'occhio, potrebbe diventare più di una soluzione d'emergenza. (...) Non sono passate inosservate le due panchine consecutive di Sangaré con Fiorentina e Inter (che si aggiungono a quelle nel derby e col Verona) e occhio al baby Lulli, uno che di base gioca a destra ma ha corsa, piglio e sfrontatezza, per traslocare anche sulla fascia opposta. Il tentativo di Gasp di allargare la rosa è silente ma evidente. Anche perché con il trascorrere delle settimane e lavorando con il gruppo - dal quale ha ricevuto la massima disponibilità - ha ormai capito le caratteristiche dei calciatori a disposizione. (...)
(Il Messaggero)