
Il derby è di chi lo conosce. Lorenzo Pellegrini ne ha giocati tanti, li vive da romano e tifoso della Roma, era nella storia di questa partita - di nuovo brutta — che la decidesse lui, l'uomo più atteso. Ha avuto ragione Gasperini: «È il più forte nel suo ruolo, voglio rilanciarlo», aveva detto. Missione compiuta, un colpo solo e via a festeggiare: quarto gol nel derby per Pellegrini, tutti segnati nel primo tempo, il primo da ex capitano, il secondo - dopo quello di gennaio, il tiro a giro sotto l'incrocio - da quando lo vogliono spingere lontano dalla Roma.
In estate era stato sondato da Tottenham e West Ham, la sua idea è sempre stata quella di restare. Il contratto da 6 milioni a stagione scade a giugno. [...] C'è tempo, ora è il momento di liberare le emozioni: «C'è tanto dentro questo gol. Mi sono un po' commosso perché è da quando mi sono fatto male che aspettavo una gioia così. Il futuro? Non so cosa succederà, la vita è imprevedibile». [...]
Nuno Tavares non ha capito lo spirito di questa partita, non era connesso con il resto della squadra, attentissima a non sbagliare: per la Lazio, senza coppe e senza mercato, il trofeo dell'anno doveva essere questo. E invece il terzino portoghese si ingolfa sul pallone, se lo fa soffiare da Rensch, il sostituto di Wesley, Soulé lo passa a Pellegrini e ciao derby. [...]
(La Repubblica)