
Dicono: alla Roma manca un bomber, un attaccante in grado di garantire quella ventina di gol, un giocatore capace con una giocata da effetti speciali di fare la differenza quando ce ne è bisogno. Falso. Non tanto perché contro un bel Verona Dovbyk sia tornato al gol, ma perché il suo numero nove Gasperini ce lo ha a un centinaio di metri dalla porta avversaria. Ovvero nella sua di porta: Mile Svilar. Un campione che da un anno e mezzo a questa parte, partita dopo partita, sta confermando una qualità e una costanza di rendimento che ne stanno facendo uno degli estremi difensori più forti al mondo. [...]
Un muro. Fortissimo tra i pali, straordinario nelle uscite basse dove, come dicono i rugbisti, bisogna mettere la testa dove altri non hanno il coraggio di mettere le gambe. Svilar ce la mette. Il risultato è che per la quarta volta in sei partite ufficiali, la Roma ha concluso la partita senza subire gol grazie a una serie di prodezze del ragazzo arrivato dal Benfica a parametro zero, che ne fanno oggi l'autentico bomber di una Roma che, dopo anni, è tornata a respirare l'aria dell'alta classifica. [...]
E quando si vincono questo tipo di partite, ci si domanda: e quando la Roma recupererà Bailey e Dybala, quando la squadra avrà metabolizzato il credo gasperiniano, che succederà?
(La Repubblica - P. Torri)