
La sincerità di Ranieri di un paio di giorni fa ai microfoni di Sky, apre inevitabilmente degli scenari che è troppo frettoloso liquidare con la massima del «già si conoscevano». Perché se così fosse, era inutile ripeterli. È un po' come quando all'indimenticato Troisi in "Non ci re-sta che piangere", viene ricordato che deve morire. Lo sa da solo, ma alla terza volta che gli viene ripetuto, imbarazzato se la cava con «Sì, sì, mo' me lo segno proprio...». Claudio, poi, non fa mai nulla a caso. Anche perché esternare a urbi et orbi il fatto che la Roma molto probabilmente dovrà cedere almeno uno dei suoi big - anche se con un tono edulcorato e bonario come soltanto allieti sa fare - strategicamente non sembra il massimo. (...) Lascia intendere come probabilmente il designato a partire questa estate fosse Koné (e non Pellegrini, che l'allenatore e la società avevano già accompagnato alla porta in precedenza, privandolo quindi dell'aurea di prezioso), rendendo molto più comprensibili (viste le ristrettezze, non certo per le capacità del marocchino) i 25 milioni spesi ad inizio mercato dal ds Massara per El Aynaoui. Poi che la cosa non sia andata in porto, è dovuta al fatto che probabilmente quanto promesso da chi era interessato a Manu, non è mai arrivato a Trigoria, più della protesta popolare che per molti ha avuto il suo peso. Ma c'è un'altra cosa che non torna: come si conciliano queste parole del senior advisor con quelle espresse pochi giorni fa da Gasperini che tra un sorriso e una pacca sulle spalle al canale del club ha comunque rimarcato due concetti chiarissimi: 1) C'era necessità di fare qualche altra operazione 2) Quello che non è stato possibile in estate, la società avrà modo di farlo con più calma a gennaio. (...) Svilar, Soulé, Koné e Ndicka, aspettando che qualche giovane, sotto la cura Gasp, possa esplodere all'improvviso. E inutile girarci intorno: come lasciato intendere, vederli tutti e quattro vestire la maglia della Roma nella stagione che porterà al centenario appare difficile. E questo anche se la Rom dovesse salutare Dybala e Pellegrini, risparmiando così la bellezza di 14 milioni al netto degli ingaggi che nonostante un mercato che ha guardato ai giovani è salito di 17,5 milioni al lordo. Il portiere e il difensore, rappresenterebbero delle plusvalenze pressoché nette, ma sia il francese (a bilancio a giugno 2026 a 10,8 milioni) che l'argentino (15,3), regalerebbero quel sorplus necessario che poi andrebbe sommato al nuovo sponsor e ad una stagione che possa concludersi con l'approdo in Champions. (...)
(Il Messaggero)