
L'occasione era ghiotta, non solo per poter continuare a veleggiare in vetta alla classifica insieme a Juventus e Napoli ma anche per festeggiare al meglio i cento giorni dall'annuncio del suo sbarco in giallorosso. Ed invece Gian Piero Gasperini deve masticare amaro, incassare la sua prima sconfitta romana e voltare subito pagina. Perché all'orizzonte - domenica prossima - c'è il derby e dopo il passo falso di ieri contro il Torino sarebbe delittuoso commetterne subito un altro. Ieri, insomma, li Roma ha girato a scartamento ridotto, con un motore impantanato, che sembrava spesso posizionato sul folle. Sarà stato il caldo, la sosta per le nazionali o un gioco che fatica ancora a decollare. Soprattutto dal punto di vista della produzione offensiva, visto che in tre partite ufficiali la Roma ha segnato la miseria di due reti. (...) La mossa a sorpresa di ieri di Gasperini è stata quella di partire senza centra-vanti, con Dybala prima largo a sinistra e poi un po' più centrale. «È stata anche una necessità, vi-to che tanti giocatori sono tor-nati dalle nazionali a giorni alter-ni - continua Gasp - Ma era una situazione che poteva starci, visto che in questo modo non davamo riferimenti alla loro difesa a tre. Con un centrocampista in più, poi, potevamo anche palleggiare meglio. Il problema è che non ci siamo riusciti». E che Dybala a fine primo tempo ha alzato bandiera bianca, chiedendo il cambio per un risentimento muscolare alla coscia sinistra. (...) A prescindere dalla sfida contro la Lazio, per Gasperini sarà fondamentale non perderlo per molto tempo. Già, perché la gara di domenica sarà è già un primo piccolo grande spartiacque per l'allenatore della Roma. Vincere il derby vorrebbe dire cancellare il Torino e tornare a vivere sulle ali dell'entusiasmo. Perderlo, viceversa, potrebbe portare i giallorossi in un piccolo buco nero. (...)
(gasport)