
Gian Piero Gasperini si distingue per la sua schiettezza, rifuggendo le banalità. Alla vigilia della sfida con il Verona, smonta il "mito" del turnover a inizio stagione: "Non sono mai per un turnover molto ampio, in questo periodo c'è bisogno di giocare con continuità e fissare situazioni di gioco. (...) Quando stai bene puoi tranquillamente giocare". I cinque cambi a disposizione, secondo il tecnico, sono sufficienti a garantire freschezza.
L'obiettivo di Gasperini è consolidare uno "zoccolo duro" di 8-9 giocatori affidabili, che rappresentano il nucleo portante della squadra, per poi integrare gradualmente elementi come Pellegrini, Rensch e Tsimikas. Proprio su Pellegrini, reduce da prestazioni positive, il tecnico è chiaro: "La risposta più importante l'ha data lui (...), ma se pensiamo che il problema sia risolto ci sbagliamo. Deve ritrovare continuità, forza, carattere e personalità" per entrare stabilmente nel gruppo dei titolarissimi.
Nonostante una delle migliori partenze della sua carriera, Gasperini non si cura delle statistiche: "È una buona partenza, ma ora pensiamo a far crescere la squadra e a giocare meglio. Dobbiamo inserire più giocatori affidabili". Questa insistenza sull'allargare la rosa dei giocatori di fiducia conferma, indirettamente, una certa insoddisfazione per il mercato estivo. Infine, una stoccata agli attaccanti, ancora a secco di gol: "L'efficacia della manovra offensiva può portare gli attaccanti ad essere più prolifici". Su Dovbyk, in particolare, il giudizio è netto: "È in crescita atletica (...). Deve essere in grande condizione fisica (...) per mascherare alcune difficoltà tecniche". Un messaggio chiaro anche alla società.
(Il Messaggero)