
IL TEMPO (L. PES) - Nove arrivi, oltre settanta milioni spesi senza, però, l'acuto finale. La Roma chiude il mercato senza acquisti dell'ultima ora e con qualche carenza evidente nella rosa. L'attaccante esterno di sinistra tanto desiderato da Gasperini, alla fine, non è arrivato. A Trigoria, una volta sfumate una ad una tutte le alternative sondate, da Sancho a George (valutato circa 30 milioni dal Chelsea e poco apprezzato dal tecnico) si è deciso di non investire senza la giusta convinzione. Dominguez, apprezzato dal ds ma non troppo dal tecnico. Questa scelta, a catena, ha suggerito ad allenatore e ds di trattenere Baldanzi che, a sua volta, ha bloccato Pessina a Monza, dato che l'operazione aveva la regia del procuratore di entrambi i calciatori Riso. Discorso a parte per lo scambio Dovbyk-Gimenez. Roma e Milan hanno tentato fino alle ultimissime ore di trovare un accordo sullo scambio di prestiti dei due centravanti, con i giallorossi che però volevano inserire il diritto a tutti i costi. Ipotesi alla quale anche il Milan aveva aperto ma con costi esorbitanti. Massara aveva bloccato anche Embolo (alla fine andato al Rennes ma in sospeso fino all'ultima ora) qualora si fosse trovata la quadra anche solo per mandare l'ucraino a Milano. Ma nulla di fatto. L'ultima operazione in entrata resta il prestito secco e gratuito di Tsimikas e l'ultima in uscita è la cessione del giovane Coletta al Benfica per un milione di euro. Una rosa numericamente completa quella della Roma, con almeno due reparti rinforzati rispetto all'anno passato. La difesa, con un Hermoso in più dopo l'annata nera, presenta sei alternative tra cui due giovani di prospettiva, e l'attacco oltre alla sostituzione di Ferguson con Shomurodov ha il jolly Bailey. Ma a centrocampo, dove andrà chiarito il ruolo di Pellegrini e Romano (sul quale il Cagliari alla fine non ha investito) potrebbe guadagnarsi
chance, le alternative sono contate e mancano alcune caratteristiche. Caratteristiche che
mancano anche all'attacco, dove oltre all'abbondanza di mancini Gasp dovrò fare a meno di quell'imprevedibilità e quei gol che aveva chiesto sin dall'inizio alla dirigenza.
È mancato l'acuto finale ma quello che probabilmente ha davvero rallentato il mercato giallorosso sono le mancate cessioni. Troppo poco le uscite di inizio mercato di Abraham,
Shomurodov e Paredes. Il veto societario sui big aveva indicato, a ritiro in corso, Pellegrini e
Dovbyk come elementi da cedere, oltre ad altri giocatori ritenuti non all'altezza (Baldanzi
tra gli altri), ma alla fine a parte un paio di prestiti (Kumbulla e Salah-Eddine) non si è mosso nessuno. Nemmeno Gollini di fatto fuori rosa. Lamentele a parte, ora Gasperini potrà lavorare su una rosa giovane, numericamente completa ma con alcune lacune a livello di caratteristiche. Una sfida per la quale, tra l'altro, è stato scelto dalla Roma.