
Non potendoci aspettare gli arrivi di Haaland, Mbappe o Bellinghani entro stasera alle 20, si può già concludere che abbiamo vissuto il calciomercato più mesto della storia. Dalle frenetiche ultime ore uscirà qualche aggiustamento che non cambierà gli equilibri, col Napoli primo anche nelle trattative: il colpo Hojlund dopo il ko di Lukaku è stata un'altra dimostrazione di forza e di capacità di seduzione. Invece le altre grandi si sono mosse in affanno, causa finanze in crisi e crac di appeal. (...) Dopo la stagione più equilibrata di sempre (solo 17 punti tra la prima e la settima), l'attuale indebolita serie A è indecifrabile più che mai sul piano tecnico, in cerca di padrone ancora più dopo lo scivolone dell'Inter con l'Udinese; nelle prime due giornate, pochissimi gol e ritmi bassi. Torneo proprio irriconoscibile, a giudicare da certe maglie: usciamo da un weekend in cui la Roma sembrava l'Olanda, il Lecce era il Belgio, la Juve il Manchester City, il Pisa un simil-Bruges. (...) Sarri può venire a capo del mistero-Lazio e non parliamo della Roma gioconda e gagliarda di Gasperini: vince 1-0 come con Ranieri ma fa balenare future meraviglie nel contropiede breve, se arrivasse un altro rinforzo e se Dybala avesse una vera continuità (qui il sogno è più ardito). Sarà un campionato di dettagli decisivi, sperando in arbitri e Var: in Pisa-Roma non ci sono sembrati al top, e intanto gli annunci delle decisioni arbitrali al pubblico continuano a sembrarci pleonastici, ma ormai va cosi. (...)
(Il Messaggero)