
CORSPORT - David Pizarro, ex centrocampista della Roma e in campo nella partita contro le leggende dell'Everton, ha rilasciato un'intervista all'edizione odierna del quotidiano e ha parlato della nuova Roma di Gian Piero Gasperini. Ecco le sue dichiarazioni.
Ora lei fa parte delle "legends" della Roma. Sabato pomeriggio avete sfidato quella dell'Everton, scendendo in campo in uno stadio nuovissimo davanti a quasi 50 mila persone. Che effetto le ha fatto indossare di nuovo la maglia giallorossa?
"Emozione allo stato puro. Dal punto di vista fisico è stato faticoso, il tempo passa per tutti e ora ci chiamano leggende. Un modo carino per dire che ci siamo invecchiati. La cosa bella di queste esperienza è che si ritrova lo spogliatoio, quel sentirsi parte di un gruppo che manca sempre quando poi smetti e cominci un'altra vita fuori dal campo".
Ce l’ha un consiglio per questa Roma?
“Sì ma va oltre il campo: torni di più a contatto con la sua gente, con i tifosi. Lo dico con nostalgia ma per tutti i club: prima c’erano rapporti veri, oggi ci si isola un po’”.
Pensando al campo, invece, cosa manca per il salto di qualità?
“Gasperini è esigente e mi sembra che abbia fatto capire, anche pubblicamente, dove la rosa vada migliorata”.
Ma ora è da Champions?
“Dal 2001 sono passati 24 anni. Non so se la tifoseria voglia solamente il quarto posto. Io penso che la Roma abbia bisogno di un trofeo importante. Si gioca per vincere, non per arrivare quarti. La mia generazione ci è andata molto vicina, poi la Roma non ha più raggiunto quelle vette. Prima di morire spero di andare a festeggiare almeno uno scudetto al Circo Massimo. Credo molto nel lavoro e negli investimenti che stanno facendo i Friedkin”.
Hanno scelto un allenatore diverso dai precedenti.
“Gasperini farà un grandissimo lavoro. Chi dà tutto a Roma può avere enormi soddisfazioni, non solo in termini di risultati ma anche di affetto della piazza. E lui è uno che per fortuna non si risparmia mai”.
Il suo maestro Spalletti l’ha più risentito dopo l’esonero?
“Si ed è molto triste. Luciano a livello umano ci ha dato tantissimo e stiamo organizzando una rimpatriata tra vecchi compagni per andare a salutarlo. Anzi, visto che sicuramente leggerà questa intervista glielo annuncio: verremo a trovarti nella tua tenuta Luciano, la tua Roma non ti lascia solo”.