
Lorenzo Pellegrini non è più il capitano della Roma. Non ufficialmente, non ancora. Ma nei fatti sì. Lo ha detto con chiarezza Gasperini, illustrando il criterio che guiderà la fascia in questa stagione: sarà indossata dal giocatore con più presenze. E allora, davanti a tutti, c'è El Shaarawy (320 gare con la Roma), seguito da Cristante (318), poi Pellegrini a quota 316. Niente più gerarchie stabili, né simboli incrollabili. La fascia diventa fluida, condivisa, quasi svuotata di significato rispetto al passato. E in questa nuova Roma che si sta costruendo, la figura di Pellegrini appare sempre più marginale. [...] Lui, che aveva raccolto l'eredità di Totti e De Rossi, oggi sembra più vicino a un addio che a un rilancio. Il presente dice che è fermo per infortunio, a Roma, a lavorare per recuperare da un'operazione al tendine effettuata a maggio. [...] Solo Trigoria, solo lavoro differenziato. [...] La Roma non intende prolungare a quelle condizioni. E il mercato, al momento, non offre uscite concrete: nessuna delle destinazioni gradite al giocatore si è fatta avanti, e Pellegrini non prenderà in considerazione piste esotiche come Arabia Saudita o Turchia. [...] Gasperini, dal canto suo, non ha fatto nulla per nascondere il cambio di passo. Alla domanda su Pellegrini, ha risposto secco: «È un giocatore infortunato». Nessuna concessione, nessuna carezza. Ha parlato di mentalità, di spirito collettivo, di dover essere squadra. Ha detto che la fascia la merita chi ha più presenze, chi gioca per il gruppo, chi dà tutto ogni giorno. «I capitani con me possono essere 7-8, magari anche 15», ha spiegato, dando la sensazione che il ruolo non debba più essere simbolico ma funzionale. Un modo diverso, pragmatico, distante anni luce dal romanticismo che per decenni ha accompagnato la figura del capitano a Roma. E intanto il tempo scorre. Pellegrini dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo tra una ventina di giorni. [...]
(Corsera)