
Il problema delle stelle è che certe volte devono sopportare il peso del cielo che le ospita. Così in molti si stanno convincendo che questi siano i giorni in cui Paulo Dybala e Lorenzo Pellegrini non brillano più. Ma si tratta di un abbaglio, uno di quelli che acceca al punto da far sparire le premesse, i fatti e le situazioni contingenti.
Partiamo dal capitano: non è in Inghilterra non perché non sia più utile alla Roma o perché abbia calcolato male i tempi dell'operazione che lo sta costringendo a un lungo e complesso recupero. Pellegrini ha seguito le indicazioni dei medici: respirava male da settimane ma non poteva sottoporsi a un intervento chirurgico a metà giugno per essere disponibile a inizio ritiro. Non poteva è diverso da non voleva: per recuperare dall'operazione al tendine del 16 maggio in Finlandia, infatti, gli era stato prescritto un lavoro specifico a secco e un altro in acqua. Per la generosità e l'attaccamento che ha, lui avrebbe anche accettato di accavallare le tempistiche di gestione delle due problematiche, così da ritornare in campo il prima possibile, ma nessun atleta di alto livello si sottopone a due anestesie invasive nel giro di un mese, cosi il secondo intervento è dovuto slittare.
[...] Quando la squadra tornerà dalla tournée, Pellegrini ricomincerà ad allenarsi con i compagni, quindi sfrutterà le due settimane successive e la sosta delle nazionali per calarsi in un corso intensivo di gasperinismo. A settembre sarà in campo. A quel punto si capirà in quale ruolo il nuovo allenatore intende utilizzarlo: non è da escludere che, vista la sua storia da mezzala, possa pure arretrare nei due in mediana, magari in coppia con uno tra Cristante e Koné.
Dybala invece è con la squadra al St. George's National Park. Questo perché l'argentino non ha alcun tipo di infortunio e può serenamente allenarsi. In questi giorni si sta dividendo tra terapie e lavoro tattico e avrebbe manifestato a Gasperini, che stravede per lui, l'intenzione di scendere in campo il 9 agosto contro l'Everton [...]. Paulo è stato gestito con l'avallo dell'allenatore e con un programma comune finalizzato a non "spremere" di fatica un ragazzo che ha bisogno dalla giusta alternanza tra sforzo e riposo.
Anche qui, nessuna storia oscura: Dybala ha saltato gli ultimi due test contro Cannes e Lens per evitare rischi inutili, avendo sentito un po' di fastidio - soprattutto quando calciava ripetutamente il pallone - alla cicatrice dell'operazione di fine marzo al tendine della coscia sinistra. Paulo è stato fermo per tutta la primavera, poi si è presentato al raduno del Fulvio Bernardini tirato a lucido, seguendo i ritmi forsennati imposti da Gasperini, che nelle prime due settimane ha lavorato soprattutto su corsa e atletismo. C'è da scommettere che tutta questa fatica [...] alla fine tornerà utile.
(corsport)