Younes El Aynaoui: "Roma è nel destino della nostra famiglia"

21/07/2025 alle 08:39.
elaynaoui

LA STAMPA - Younes El Aynaoui, numero 14 del mondo di tennis nel 2003, papà di Neil, nuovo acquisto della Roma di Gasperini, ha rilasciato un'intervista al quotidiano. Ecco le sue parole sulla Roma:

Younes suo figlio, Neil, centrocampista del Lens, la stagione prossima giocherà con
la Roma; come mai il calcio o non il tennis?
«Noi viviamo a Barcellona, e lì il calcio è tutto. Fin da piccolo Neil si è innamorato del calcio, guardava i video delle partite mentre i suoi amici guardavano i film, si informava. Sa anche giocare molto bene a tennis, ma il calcio è la sua passione. Anche in casa, non fa che giocare con il pallone».

Quando ha capito che poteva diventare forte?
«Già quando aveva 10,11 anni, ad un camp del Chelsea al Forte Village, un manager dei Blues ci aveva detto che ci avrebbero accolto quando volevamo. "Un giorno tutti vorranno veder giocare Neil", ci aveva detto»

Come è nato il contatto con la Roma?
«Ci ha telefonato Frederic Massara, e lì è nato il problema dell'agente...»

In che senso?
«Neil non ha più un agente: ci eravamo accorti che pensava più all'interesse suo che a quello del ragazzo, mentre noi vogliamo mantenere lo sport al centro. Per un  po' mi
ha dato una mano, senza volere nulla, Riccardo Colombini (ex vice presidente della Nike, ndr), ma Massara ci ha detto che serviva un intermediario domiciliato in Italia. Sabato finalmente è stato spedito il contratto. Sono questioni un po'complicate».

Da ex sportivo, che consigli ha dato a suo figlio?
«Su cosa mangiare, su cosa fare per diventare un grande atleta. Ma soprattutto gli ho detto che il suo obiettivo deve essere vincere il Pallone d'oro. Se poi non succederà, non c'è problema. Ma per essere in pace con se stessi bisogna sempre cercare di dare il meglio».

La Roma è il club giusto?
«Sì, è un grande club. Quando giocavo al Foro Italico vedevo le folle che andavano all'Olimpico. Fra l'altro mia madre è francese ma di cognome fa De Gubliermi: mio non
no è emigrato negli anni '50 da un paesino vicino a Vicenza e parlava solo l'italiano».

Lei di lingue ne parla sette e l'Italia la conosce benissimo, ha giocato e si è allenato qui. Verrà a vedere suo figlio?
«Credo di sì. Roma è una città fantastica anche per rilassarsi e a me piace mangiare bene, quindi...»