
Ci vuole fantasia là davanti. Sulla trequarti. Che diventa la parala chiave del momento. La costruzione del futuro passa dagli assist, dai gol dei trequartisti, esterni o seconde (e terze) punte, argomenti noti per Gian Piero Gasperini che, negli anni, sempre lì ha guardato e da lì ha tratto le sua maggiori soddisfazioni. E lì, la Roma, ancora è da definire e questo Gasp lo sa bene. Da costruire, per certi versi; da rimotivare per altri; da rinforzare per altri ancora. Ricki Massara ha preso nota, da subito, lui alla prese pure con altro, perché la Roma ancora non è completa, non può esserlo. Ma per questo c'è tempo, anche se Gasp qualcosa vorrebbe già vedere, materiale umano su cui impostare il lavoro, oltre a quelli che ha.
Per Gasperini la trequarti si compone o da due mezze punte o da due esterni offensivi. E cominciamo da quelli che sono a disposizione e che risponderanno alla chiamata del raduno domenica prossima. Da sinistra a destra: El Shaarawy, Pellegrini, Dybala, Soulé, Baldanzi, dando per partito Shomurodov, che si è spesso alternato a Dovbyk. Due di questi, Pellegrini e Dybala, sono in piena fase di recupero, e non saranno a disposizione per la prima giornata di campionato.
[...] ElSha è un attaccante, così come Soulé, mentre Pellegrini è un Pasalic, ma come detto, per rivederlo bisognerà aspettare. Dybala sarà un valore aggiunto, [...] mentre su Baldanzi cala qualche dubbio, se non altro per una questione fisica. Gasp vuole studiarlo da vicino prima di prendere una decisione: negli ultimi due anni, Tommasino ha anche cambiato ruolo, De Rossi lo vedeva come mezz'ala, Ranieri lo ha utilizzato anche in ruoli di sacrificio e nei momenti sofferenti di partita.
Gasp guarda la porta. "Un attaccante deve fare le due fasi, correre, portare assist e gol", la sua linea guida per chi gioca davanti. Non a caso la Roma sta seguendo calciatori non troppo in là con gli anni, che abbiano un ingaggio sostenibile e dal costo del cartellino non troppo esorbitante. Rayan Victor Simplicio Rocha del Vasco da Gama ha appena diciotto anni, ha le caratteristiche di Vinicius o Leao. Sarebbe il calciatore giusto per dare nuova linfa al reparto e costa appena una quindicina di milioni. Hakon Arnar Haraldsson, un altro nome caduto dal cielo in queste settimane: islandese, anni 22, centrocampista offensivo o trequartista, ma i gol non sono stati il suo forte, ne ha segnati sette in due anni, indossando la maglia del Lille. Poi c'è Matthew Sean O'Riley, più abile per le vie centrali che non sulle fasce. Infine c'è Georges Mikautadze, l'ideale per sostituire Shomurodov: e dal Lione non sarebbe così difficile liberarsi. E al pari del georgiano, c'è Krstovic, che però ha costi superiori. Infine Laurienté, che per tipologia di calciatore è più simile a Lookman. [...]
(il Messaggero)