
Dopo i successi nei primi due test contro Trastevere e UniPomezia, la Roma di Gian Piero Gasperini alza il livello e torna dalla Germania con una vittoria preziosa, non tanto per il punteggio quanto per le indicazioni raccolte. Al Fritz-Walter-Stadion, di fronte a un Kaiserslautern che ha ritmi, intensità e organizzazione ben superiori rispetto alle avversarie affrontate finora, la Roma ha cominciato a mostrare i primi tratti dell'identità voluta dal nuovo tecnico. Marcature a uomo su tutto il campo, baricentro alto e braccetti difensivi pronti a sganciarsi fino all'area avversaria: Gasperini ha chiesto e, almeno a tratti fino a quando la condizione fisica ha sostenuto i suoi, ha ottenuto. Il lavoro è appena cominciato, ma il tecnico ha potuto osservare una squadra ricettiva, propositiva e disposta a correre.
Senza Dybala [...] e ancora priva di Dovbyk, il protagonista è stato ancora una volta Evan Ferguson. L'irlandese ha deciso anche la sfida di Kaiserslautern, approfittando di un errore in disimpegno del portiere tedesco Krahl e confermando la buona impressione dell'esordio. Opportunismo e spirito di sacrificio: qualità che Ferguson ha messo in mostra sin dal primo giorno e che stanno convincendo l'ambiente giallorosso. Gioca per la squadra, pressa, duella, si fa trovare sempre dentro l'azione. Se l'intento del ds Massara era quello di stimolare Dovbyk con un concorrente all'altezza, il messaggio è stato ricevuto forte e chiaro.
Segnali positivi anche da Matías Soulé. L'alternanza con Dybala sarà, suo malgrado, uno dei temi della stagione, ma lui sembra un giocatore diverso rispetto a quello spaurito arrivato la scorsa estate: ha acquisito consapevolezza, salta l'uomo, prova le giocate e tira in porta. Che poi è quello che gli ha chiesto Gasperini fin dalla prima conferenza stampa [...]. A centrocampo, ancora spazio alla coppia Cristante-Koné, con Pisilli avanzato a ridosso degli attaccanti. Nella ripresa è toccato a El Aynaoui, che dopo un impatto timido, è cresciuto facendo intravedere le caratteristiche che dovrà mettere a disposizione del centrocampo: interdizione, aggressività e capacità di accendere la transizione.
A fine gara ha parlato Gasperini: "Siamo indietro sul mercato, l'aritmetica non è un'opinione: basta contare chi è andato via e chi è assente. Wesley arriva, ma poi riparte. Quanti giocatori mancano? Ditelo voi. Io faccio la conta da maggio. Spero che ciò che abbiamo in testa io e la società si realizzi, mai tempi del mercato non sono mai quelli degli allenatori». Quanto alla gara, si dice soddisfatto: «La squadra ha già una sua identità, anche se è tutto migliorabile le». Sui giovani: «Nel finale sono entrati in tanti, qualche indicazione è arrivata». E sull'intensità precisa: «Dopo due settimane di lavoro, non si può chiedere molto. Ma dobbiamo sbagliare meno vicino all'area: lo stop, l'ultimo pas-saggio, il tiro cambiano le partite». Infine, su Ferguson: «È un attaccante da pressing, ci da soluzioni. Dobbiamo cercarlo di più e abituarci a far giocare di più la punta".
(corsera)